Il Comune di Siderno chiama a raccolta la comunità per dire “no” ad una problematica tanto seria quanto, purtroppo, d’attualità: quella degli atti intimidatori contro gli amministratori locali. Lo fa aprendo al pubblico il consiglio comunale in seduta straordinaria con l’obiettivo di sensibilizzare alla cittadinanza attiva, nella consapevolezza che ogni forma di intimidazione verso gli amministratori rappresenta un attentato alle libertà democratiche. Episodi da condannare con fermezza e che la stessa amministrazione comunale di Siderno ha dovuto fronteggiare non appena insediata.

«Negli anni passati c’è stata una serie di atti intimidatori a cui però abbiamo risposto in maniera ferma e soprattutto non siamo stati lasciati soli - ha spiegato il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni -. I primi a scendere accanto all’amministrazione sono stati l’ex prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani e tutta la prefettura ma anche tutte le altre istituzioni. Hanno fatto quadrato e probabilmente è stato il miglior segnale che si potesse dare di vicinanza e di voler cambiare passo rispetto al passato».

La riunione presso la sala consiliare è stata anche l’occasione per insignire gli studenti dell’I.P.S.I.A. di Locri/Siderno di un importante riconoscimento da parte della Prefettura di Reggio Calabria per essere stati protagonisti nella realizzazione di un progetto di educazione civica sulla tematica (insieme ad altri 22 Istituti scolastici del territorio nazionale) promosso dal Ministero dell’Interno, dal Ministero della Giustizia e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un progetto culminato con la produzione di un video da parte degli studenti con il contributo della Scuola Cinematografica della Calabria.

«Questo è un video bellissimo e molto significativo - ha commentato il prefetto Vaccaro - perché i ragazzi hanno mostrato un percorso preciso all’interno del video, si vede nella sua evoluzione una presa di coscienza, una consapevolezza che non ci si può girare dall’altra parte di fronte a nessun tipo di ingiustizia, di illegalità e quant’altro e che la vera battaglia e non essere indifferenti».