Una decisione che accomuna sempre più città in Italia e ha attirato l'attenzione del tg satirico. Il presidente nazionale di Legambiente Ciafani: «Con la pioggia questi materiali finiscono nei tombini e da qui arrivano in mare causando problemi alla fauna»
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Un Carnevale sempre più green. La decisione di mettere al bando coriandoli, stelle filanti in plastica, palloncini e bombolette spray accomuna sempre più città italiane, da Nord a Sud. Tra queste figura anche Tropea, in provincia di Vibo Valentia, che già due anni ha vietato l’utilizzo di materiali inquinanti prevedendo multe fino a 500 euro. Via libera, invece, a cotillons di materiale biodegradabile. La notizia diffusa sul sito LaC News24.it è stata ripresa anche da Striscia la notizia.
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Il servizio di Striscia
In particolare, le telecamere del tg satirico hanno fatto tappa in Sicilia. L’inviata Stefania Petyx e il fido bassotto si sono recati in una delle ville storiche più belle di Palermo, dove per il terzo anno consecutivo i bambini tireranno semi invece dei coriandoli per sostenere l'ambiente. Un'idea che Judith Wade (fondatrice di Grandi Giardini Italiani) porta in venti giardini italiani. E proprio nel corso del servizio, è stata ripresa la notizia concernente la Perla del Tirreno. A corredo, anche l’intervista del presidente nazionale Legambiente, Stefano Ciafani: «I coriandoli – ha spiegato - con la pioggia finiscono nei tombini ed essendo troppo piccoli non vengono intercettati dai depuratori, arrivando in mare e aumentando la concentrazione di microplastiche che causano problemi alla fauna». Quindi le parole di Luisa Tasca D’Almerita, tra i promotori dell’iniziativa in terra siciliana: «I bambini hanno bisogno di esempi positivi. È possibile divertirsi senza inquinare. Lanciare semi significa lanciare vita che germoglierà», evidenzia. Una visione che riflette a pieno il messaggio dell’ideatrice Wade: «Basta coriandoli, lanciamo semi».
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