Si chiama “Il cammino di Ulisse”. È un piccolo percorso di trekking di 6 chilometri che si snoda intorno al territorio di Caria in provincia di Vibo Valentia. L'idea è nata da una chiacchierata tra il professore Adamo Rombolà, docente di agraria all'Università di Bologna ma nativo di Caria, e Carmelo Staropoli, macchinista teatrale in servizio a Roma nel teatro Eliseo da più di vent'anni. Nonostante il lavoro lo porti lontano dalla Calabria, il professionista mantiene il cuore sempre rivolto al suo territorio con la speranza di ritornarci.

Il nome del cammino affonda nel mito. Si narra che Ulisse, naufrago dalle Isole Eolie sia sbarcato a Capo Vaticano o a Formicoli vicino Santa Domenica di Ricadi. Qui il sovrano di Itaca avrebbe incontrato Nausicaa, figlia di re Alcinoo che vedendolo in difficoltà lo avrebbe condotto dinnanzi al padre. Mosso da compassione per il racconto del lungo peregrinare dell’eroe greco, il re avrebbe dotato Ulisse di una imbarcazione per consentirne il ritorno in patria. Si racconta che re Alcinoo, viveva nel comprensorio di Caria. Carmelo per omaggiare il re, ha individuato un punto panoramico nel percorso installando un piccolo trono simbolico ricavato da due tronchi di castagno del luogo.

Il cammino inizia fuori dal centro abitato di Caria in un punto panoramico denominato Massaria con una vista mozzafiato. Si possono osservare, oltre al vulcano Stromboli, tutte le isole Eolie, ma da poco tempo anche un posto romantico, dove tutte le coppie vedendo un cartello con scritto “In questo luogo è obbligatorio baciarsi” si fermano e guardando il panorama poi si baciano… per poi continuare nelle campagne di Caria fino a scendere nella fiumara Ruffa, dove si può ammirare un paesaggio incontaminato e selvaggio. Quindi la risalita e il ritorno a Caria. Durante l’iter si possono vedere anche resti di fossili della famiglia dei Clypeaster, comunemente chiamati anche stelle marine pietrificate di oltre sette milioni di anni fa, segno della presenza del mare, ma anche ulivi secolari e resti di case di una vita contadina passata.

Secondo Carmelo Staropoli il cammino è anche una provocazione ai giovani, un invito a cercare di fare qualcosa sul proprio territorio prima di decidere di andare altrove a trovare lavoro. Il cammino è un esempio. Oltre a valorizzare il comprensorio, facendolo conoscere a tutti, potrebbe diventare un bel percorso di trekking e di riflesso un’opportunità di lavoro. L’idea è quella di coinvolgere altri ragazzi dei paesi limitrofi come Gasponi, Brattirò, Drapia, Zungri, Zaccanopoli e Spilinga e di allungare il percorso di Ulisse in modo da far visitare questi paesi ricchi di storia e tradizioni che non devono scomparire come è già successo per altre località.