Tragedie, omicidi, femminicidi: anche l'anno che sta per chiudersi ha lasciato ferite aperte in Calabria. L'omicidio di una mamma di Scalea che ha lasciato un'intera comunità attonita e incredula, la morte di tre fratelli uccisi nell'incendio della loro abitazione e poi anche delitti e sangue. 

Ma il 2022 è stato anche l'anno in cui il Covid ha spezzato la vita di una bimba di soli due anni e ha poi allentato la presa facendo dire addio a mascherine e green pass. 

Sono stati dodici mesi in cui i calabresi hanno ancora una volta mostrato il volto migliore, la solidarietà e l'accoglienza a chi fuggiva dalla guerra e ai profughi in cerca di una nuova vita in Italia.

È stato l'anno che ha visto l'arrivo dei primi medici cubani, chiamati a soccorrere una sanità in affanno, è stato l'anno delle elezioni comunali e delle politiche. È stato il primo anno da presidente della Regione di Occhiuto, degli aeroporti calabresi e della Sorical tornati sotto il controllo pubblico.