«La reliquia del sandalo per sentire il passo di San Francesco accanto al nostro». Così, a margine di una delle iniziative che hanno caratterizzato la giornata di celebrazioni dedicate al 607esimo compleanno del Patrono di tutti i calabresi, padre Francesco Trebisonda – correttore provinciale dell’Ordine dei minimi – ha sintetizzato il senso di devozione con cui, la città di Paola e la comunità di fedeli accorsi da ogni parte in nome del Taumaturgo, hanno vissuto il 27 marzo appena trascorso.

Iniziate di buon mattino nella Casa natale, incastonata nel cuore del centro urbano paolano, alle spalle del più celebre arco della città, le funzioni liturgiche si sono susseguite secondo un programma che ha previsto l’ostensione della reliquia tra le pareti che videro Francesco venire al mondo, per poi passare a quelle che lo videro praticare la Santità, nell’antica basilica del romitorio più visitato della Calabria. Nella sacralità del Santuario, il padre generale dell’ordine – Gregorio Colatorti – ha predicato il perseguimento del cristianesimo più frugale, quello dell’evangelico: «chi non ha peccato, scagli la prima pietra»; per richiamare una diversa attenzione sui temi dell’attualità, condizionata dalla persistenza di incertezze, paure e tragedie.

Dopo un violento acquazzone, che nel primo pomeriggio ha fatto temere il cambio di sede per l’ultimo evento in programma, la comunità di cittadini e fedeli si è ritrovata in Piazza IV Novembre, per un momento di solennità che l’amministrazione comunale di Paola – insieme all’Ordine dei minimi – ha voluto condividere con quella di Fuscaldo, centro di cui era originaria Vienna, madre di San Francesco. Un invito a partecipare che il sindaco, Giacomo Middea, ha accolto con l’orgoglio di essere per metà paolano, in virtù delle origini materne, e che ha ricambiato – rubando anche un po’ la scena a tutto il resto – con l’annuncio dell’estensione dei confini territoriali del Festival delle Alici, esteso dai margini fuscaldesi a tutta la costa del tirreno cosentino.

Contento anche il sindaco di Paola, Giovanni Politano, che insieme ad una delegazione dell’amministrazione ha preso parte alla cerimonia, durante la quale si è tenuta anche l’accensione – da parte della locale compagnia dei Boy Scout – del braciere, lucernario ardente nel quale si è infine consumata l’essenza della giornata, culminata con la benedizione a tutti.