VIDEO | Si sono ritrovati tra le mura del Santuario di San Francesco, presente anche il capo scout d’Italia Fabrizio Marano: «Protagonisti sempre e comunque i giovani, con la loro speranza di futuro che illumina l'oggi di noi adulti»
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Nonostante le incertezze del meteo, che hanno caratterizzato con piovaschi e schiarite l’intera giornata vissuta tra le mura del Santuario di San Francesco di Paola, l’assemblea regionale dell’Associazione guide e scout cattolici italiani (Agesci), riuniti nella casa del Patrono per celebrare i 100 anni di attività in Calabria, si è rivelata occasione per fare il punto sulle tante attività messe in campo fino ad oggi e su quelle da realizzare nel breve e nel lungo termine
Provenienti da tutta la regione, i gruppi scout hanno vissuto un’esperienza all’insegna dello spirito e dei valori dello scautismo, declinati nella metodologia operativa dell’Agesci, che da un secolo continua a rappresentare una risorsa per i giovani, ma anche per il territorio e per la Chiesa locale.
«Oggi, come Agesci - ha detto il capo scout d’Italia, Fabrizio Marano - celebriamo 100 anni di scoutismo cattolico in Calabria, ed è particolarmente significativo che gli educatori di tutta la regione siano qui presenti, non nel fare memoria, ma guardare al futuro, intercettando le nuove sfide educative, in un'atmosfera che è fortemente evocativo per lo scoutismo, soprattutto per la cattolicità della nostra regione».
«Quindi Paola - ha spiegato Marano - la città di San Francesco, un uomo che ancora oggi testimonia, non solo come uomo della Chiesa, ma come uomo sociale, la dimensione di quanto lui abbia incarnato le istanze degli ultimi o dei resi ultimi».
«Lo scoutismo è qui oggi, non per caso - ha concluso il più alto in grado tra gli scout della nazione - a riprendere sempre coraggio nell'affrontare le nuove sfide, e nel dire: “eccoci, ci siamo in questa terra pronti per un cambiamento”; rendendo protagonisti sempre e comunque i giovani con la loro speranza di futuro, che illumina l'oggi di noi adulti».