Telai con duecento anni di vita ricominciano a battere il tempo della tessitura, nel laboratorio artigianale fondato da un ventenne con la passione per la moda e per le antiche tradizioni. «Sin da piccolo sono stato approcciato al settore della moda dalla mia nonna paterna» racconta Rocco Vitaliano, 20 anni di Girifalco. «Lei era una delle più grandi sarte del paese. Io restavo a casa sua mentre lei lavorava. Io, invece di giocare come tutti i bimbi mi mettevo a cucire o ricamare insieme a lei».

Ago e filo in mano, già all’età di 15 anni lavorava nel suo laboratorio artigianale, a luglio inaugurato come atelier, un luogo in cui le antiche tessiture tornano a vivere.

«Il tessuto lo realizzo artigianalmente con gli antichi telai tradizionali calabresi. Un’arte che ho appreso mentre frequentavo la scuola dalle anziane signore del posto che mi hanno insegnato il mestiere, le varie lavorazioni, le varie tecniche e anche i segreti».

Rocco Vitaliano oggi realizza abiti da sposa e da cerimonia con fibre naturali. Seta e ginestra autoprodotte recuperando tecniche e motivi di un tempo. «L’innovazione sta proprio nella bellezza del tessuto artigianale, i motivi tessili che un tempo erano impiegati per realizzare utensili per la casa io li utilizzo nel settore della moda».

Un’arte che rischiava l’estinzione ma che grazie al giovane imprenditore continua ad essere apprezzata da spose alla ricerca di abiti dalle linee semplici, senza fronzoli o troppo sfarzo

«Ho deciso di restare in Calabria perché la mia è un’arte e una tradizione che appartiene alla cultura della mia terra» spiega il giovane imprenditore. «Ho aperto l’azienda qua per poter dare qualcosa alla mia città. Io devo tanto a Girifalco ed è giusto restare ed investire qui».