I marocchini presenti in Calabria da oggi avranno nella città di Gioia Tauro un autentico punto di riferimento. Si è svolta, difatti, questa mattina, la cerimonia di inaugurazione della sede del Consolato onorario del Regno del Marocco in Calabria, che verrà ospitato nei locali di Palazzo Sant’Ippolito. Gli spazi sono stati concessi, con delibera n.122 del 2024, dal Comune guidato dalla sindaca Simona Scarcella: «È una giornata storica per la città. Si apre un nuovo capitolo per la comunità, intriso di condivisione, cooperazione e reciproco rispetto».

L’accordo è stato il frutto di un lavoro cospicuo condotto in sinergia con il console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria Domenico Naccari, il quale ha riportato la gratitudine del suo popolo all’amministrazione comunale gioiese per la solerzia con cui ha affrontato la questione. I cittadini marocchini sono da sempre ben integrati in città, rispettando le tradizioni del territorio. Tanti tratti avvicinano i due popoli, che con questo patto sono più vicini. Gioia Tauro, luogo di mare tradizionalmente aperto all’accoglienza, è stata scelta anche per il ruolo strategico rivestito dal Porto tra i più importanti del Mediterraneo.


LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE

Con la presenza di autorità civili, militari e religiose, tra cui molti sindaci dei Comuni del territorio calabrese e consiglieri regionali, la manifestazione si è tenuta presso sala Fallara dalle ore 10, ed è stata allietata da intermezzi musicali a cura della S. Arlia Wind Orchestra diretta da Cettina Nicolosi. Gli inni nazionali dei due Paesi hanno dato il via all’evento.

Intervenuti l’ambasciatore del Regno del Marocco in Italia Youssef Balla, che, elogiando l’accoglienza calabrese e le potenzialità del territorio, ha auspicato di rafforzare i rapporti commerciali e sociali tra le due nazioni amiche, riducendo le disparità economiche tra le due sponde del Mediterraneo; il Sottosegretario agli interni, Wanda Ferro, con la sua presenza ha portato «il plauso di tutto il Governo», ha evidenziato gli interscambi economici e sociali tra i due Paesi, le sfide e i progetti comuni, encomiando la numerosa comunità marocchina «laboriosa, giovane, ben radicata nella società»; la presidente delle Corte di Appello di Reggio Calabria, Caterina Chiaravalloti ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, rimarcandone l’importanza per la prevenzione dei reati e l’integrazione in un momento storico difficile. I lavori sono stati moderati dal giornalista Arcangelo Badolati.

A termine della manifestazione si sono visionati i locali adibiti per il Consolato e, successivamente, ci si è spostati nel vicino Palazzo Baldari, per una visita guidata al museo Metauros, a cura della direttrice Simona Bruni e di Maria Maddalena Sica, funzionario archeologo. Per l’occasione si è proceduto all’inaugurazione della mostra: “Viaggio nel Mediterraneo, le colonne d’Ercole tra mito e conoscenza. «Siamo orgogliosi e onorati di aver accolto gli illustri ospiti nel nostro Museo, a conferma dei rapporti di amicizia tra popoli – ha dichiarato Simona Bruni –. Pensare alle connessioni culturali nel Mediterraneo è riflessione culturale e al tempo stesso inno alla conoscenza e alla ricerca»