VIDEO | Percorsi pedonali nel verde, sale convegni, serre per le farfalle e grandi voliere con uccelli esotici: presentato il progetto finanziato con il Pnrr che punta al recupero dell’area dismessa dagli anni ‘60
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Finanziato, con circa 6 milioni di euro, il progetto di riqualificazione urbana del parco dei Cardi. La misura è intesa alla rigenerazione ed al recupero di aree degradate. Il programma è stato finanziato mediante i fondi del Pnrr per il tramite della Città metropolitana di Reggio Calabria. È stata programmata la riqualificazione dell'area di circa 17.000 mq dell'ex fabbrica Gaslini, nel quartiere Marina e in disuso dagli anni ‘60, ipotizzando il mantenimento e consolidamento degli edifici utilizzati alla fine dell'Ottocento come raffineria per la lavorazione della sansa, destinandoli al riuso per finalità di interesse per la collettività, dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. La gara d'appalto è già stata fatta e vinta da una impresa siciliana, che secondo la tempistica prevista dovrebbe completare i lavori in 2 anni. Gli interventi inizieranno da subito, poiché manca solo la firma sul contratto.
La presentazione del progetto “Aspromonte in città, il Parco dei Cardi” si è tenuta ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Gioia Tauro. Hanno partecipato il sindaco della città Aldo Alessio, il vicesindaco Carmen Moliterno, il sindaco della città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, il dirigente settore pianificazione e valorizzazione del territorio città metropolitana Pietro Foti, il dirigente dell'ufficio tecnico Lavori pubblici del comune di Gioia Tauro Francesco Carpinelli, il progettista del “Parco dei Cardi” Luigi Giuseppe Massara e l’entomologa Elvira Castiglione.
Il progetto interviene su uno degli ambiti urbani di maggiore rilievo in ragione delle enormi risorse paesaggistiche. Si intende creare ampie aree verdi adeguatamente attrezzate creando un parco urbano multifunzione. L'intervento si pone l'obiettivo di rigenerare l'area promuovendo una nuova sinergia tra il manufatto di archeologia industriale e la componente ambientale rappresentata dal fronte costiero. Un progetto ambizioso che mira a ristrutturare gli edifici in pietra completandoli con coperture in vetro trasparente. Si creerà un giardino mediterraneo, con percorsi d'acqua immersi tra gli alberi, serre per le farfalle e spazi conviviali fruibili dalla collettività.
Il sindaco Alessio conserva tanti ricordi d’infanzia in questo posto, intorno alla fabbrica della Gaslini, dove crescevano le piante selvatiche dei “cardi”, di cui si cibavano gli uccellini, in particolare i cardellini. Il ritorno ai ricordi di quel passato lontano è alla base dell’idea di ricostruire nell’area un ambiente naturale e riproporlo in chiave moderna, per fare vivere ai ragazzi di oggi un concreto rapporto con la natura.
Saranno realizzati, nello specifico:
Padiglione 1 - Serra dell’accoglienza;
Moderno front-office per l’utenza ed i visitatori, in cui verranno fornite informazioni utili alla piena fruizione del parco e saranno resi disponibili depliant e materiale illustrativo;
Blocco A – spazio bar, bookshop e biglietteria;
Blocco B – Casa delle farfalle (locale accessibile ai visitatori, che potranno passeggiare liberamente in un ambiente adibito ad accogliere diverse specie di farfalle, che qui vivranno liberamente in un habitat replicante quello naturale);
Blocco C – Sala mostre – convegni e voliera tropicale;
Blocco D – Uffici e laboratori di ricerca;
Area esterna – Giardino mediterraneo e cupola geodetica (voliera cardellini).
Il giardino mediterraneo avrà una superficie fruibile di mq. 6.188. Nel boschetto funzionale alla serra, i cardellini dovrebbero trascorrere le loro giornate in piena libertà, nutrirsi e nidificare. Saranno, inoltre, ospitate diverse specie volatili esotiche, quali Dacnis cayana, Cyanerpes cyaneus, Passerina ciris, Spinus atratus, Tenegara mexicana, che potranno vivere e riprodursi liberamente all’interno dell’area allestita con piante tropicali originarie dell’America centrale e del Sud, tutte producenti frutti molto graditi dagli uccelli e ricchi di nettare. Anche questo padiglione sarà accessibile ai visitatori.
Un progetto ambizioso e ricco di fascino. Ci si augura che tutto questo venga realizzato nel più breve tempo possibile. Tanti hanno espresso le proprie perplessità sull'effettiva funzionalità e il successivo mantenimento dell'opera. Alcuni si sono chiesti che fine faranno le farfalle, i cardellini e le piante tropicali, una volta approdate in una città in cui, purtroppo, ciò che si crea, poi, spesso difficilmente viene curato a dovere.