L’annuncio nell’ambito di un evento ospitato a Palazzo delle Esposizioni. In una recente indagine, il fenomeno risulta particolarmente radicato nel comprensorio cosentino
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Sulla scala che certifica la spesa pro capite più alta per il gioco d’azzardo online nei comuni italiani al di sotto dei diecimila abitanti, per l'anno 2023 Praia a Mare occupa la tredicesima posizione. È quanto rivelava un’indagine condotta da Federconsumatori, Fondazione Isscon e Cgil e resa pubblica nell’ottobre scorso. Il dato, decisamente preoccupante, ha allarmato la città dell’isola Dino e spinto gli amministratori a trovare soluzioni urgenti per tentare di arginare il fenomeno. Ieri pomeriggio, nel corso di un partecipato convegno, il sindaco Antonino De Lorenzo, ha annunciato l’apertura di due sportelli d'ascolto rivolti a chi ha problemi di ludopatia. Inoltre, i rappresentanti istituzionali presenti hanno assicurato alla platea che sarà messa in campo ogni azione per il contrasto alle dipendenze.
Gli ospiti
L’evento, presidiato dalle forze dell'ordine, si è tenuto nelle sale di Palazzo delle Esposizioni ed è stato moderato dal giornalista e avvocato praiese Egidio Lorito. Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri: Roberto Calabria, direttore Uoc Ser.D. dell’Asp di Cosenza; Wanda Ferro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno e Domenico Fiordalisi, magistrato di lungo corso, da qualche settimana guida la procura della Repubblica di Paola. In prima fila, c’erano anche il senatore Fausto Orsomarso e la consigliera regionale Sabrina Mannarino.
Le dichiarazioni
«Questo – ha detto il primo cittadino di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo - è un progetto voluto dall'amministrazione, ma soprattutto dovuto all'Ambito Territoriale Ottimale per aprire due sportelli, uno Praia e uno Verbicaro. Ritengo che i quindici sindaci che fanno parte dell'ambito e che hanno dato l'ok a questo progetto, oggi debbano essere orgogliosi per aver creato un baluardo importante nel sociale e nella legalità».
«La ludopatia è una malattia vera e propria che può portare anche all’incapacità di volere, quindi incide sulla imputabilità nei casi gravi – ha spiegato, invece, il magistrato cosentino -. La patologia porta a una distorta percezione delle cosiddette “quasi vincite” e queste distorsioni sono alla base della programmazione delle lotterie istantanee e delle video lotterie. Ecco perché bisogna ripensare alle normative e consentire controlli molto più approfonditi».
«Negli ultimi – conclude il dottor Roberto Calabria – solo nell’Asp di Cosenza siamo arrivati ad avere circa 250 utenti in trattamento per le dipendenze. Sono numeri molto alti, ma è importante far capire a queste persone che i Ser.D. sono luoghi di cura».