«Un grazie di cuore a tutti coloro i quali si sono spesi, a tutte le persone che in prima linea hanno fatto di tutto, abbandonando in un certo senso anche le proprie famiglie, per dedicarsi agli altri».

Con lo stato d’animo espresso dall’assessore Maria Luisa Santoro, delegata alla Cultura nella giunta che amministra il Comune di Fuscaldo, la cittadinanza ha celebrato l’impegno di medici e personale sanitario che, durante l’emergenza Covid, hanno costituito la prima linea del fronte di resistenza all’avanzata del contagio.

Organizzata nel salone di rappresentanza della Delegazione municipale della Marina, la cerimonia di consegna degli attestati è stata appaiata alla presentazione del libro “Respiro e Memoria” di Barbara Modaffari – infermiera in servizio presso l’unità operativa di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza – autrice di un’opera che racconta l’esperienza vissuta nell’ultima trincea della lotta che, per due anni e mezzo, ha tenuto il mondo col fiato sospeso.

Presente anche l’onorevole Simona Loizzo, primario e membro della Commissione Sanità alla Camera in quota Lega, la quale partendo dal proprio vissuto personale – con riferimento alla tragica morte del marito, il medico Lucio Marrocco, direttore dell’U.O. Prevenzione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza – ha parlato di «morti bianche» sulle quali una commissione parlamentare, di prossima istituzione, sarà chiamata a fare chiarezza.

«Mio marito, è noto a tutti, era il primario della sorveglianza sanitaria dell'ospedale più grosso della Calabria – ha detto la Loizzo – quindi è una vittima anche lui del Covid. Una cosiddetta “morte bianca”. In Parlamento sono depositaria della legge sull’istituzione di una commissione d'inchiesta, perché voglio la verità. All’epoca avremmo avuto bisogno di settecento tute al giorno e ce n’erano settanta, ogni giorno era un roulette russa e su questo voglio fare chiarezza».

Sull’importanza dell’operato dei medici e degli infermieri si è soffermato anche il sindaco, Giacomo Middea, che parlando di quanto accaduto a Fuscaldo, si è detto «orgoglioso di poter tributare la gratitudine della comunità a tutti coloro i quali sono stati in prima linea in quel periodo».

«Un periodo terribile della nostra storia – ha proseguito il primo cittadino – un periodo ricco di paure e di timori che, fortunatamente, ci siamo messi alle spalle e ci auguriamo di averlo fatto definitivamente e che non debba essere rivissuto più. Onorare coloro i quali hanno fatto in modo che oggi ci si possa rivolgere a quel passato come ad un lontano ricordo – ha concluso Middea – è il minimo che si possa fare. Oggi siamo qui per dire grazie ai medici, agli infermieri, ai farmacisti e a tutti coloro i quali sono stati in prima linea nella battaglia contro questo nemico invisibile che tante angosce ci ha causato».