«Ancora una volta, nel silenzio delle istituzioni locali, ci ritroviamo a denunciare ed evidenziare i disagi patiti dai cittadini di Cariati e di questo territorio». È la denuncia delle Lampare in merito ai problemi affrontati in questi giorni dai pendolari della tratta ferroviaria Sibari-Crotone, dove sono in corso i lavori di elettrificazione.

«Un silenzio – si legge nella nota – che nulla ha a che fare con il bene verso il proprio territorio ma che è consueto per chi la politica è abituato a farla solo per interessi privati e, infatti, li ritroviamo sempre assenti ingiustificati sulle questioni più delicate, preoccupati solo di non disturbare troppo i presunti amici».

«Sta aumentando in questi giorni, ulteriormente, il disagio per i pendolari del nostro territorio – evidenziano Le Lampare –. In effetti, come era prevedibile, dallo scorso 16 settembre il tratto ferroviario tra Sibari e Crotone è oggetto di interventi infrastrutturali e tra questi l’elettrificazione. Buone notizie, certo, specialmente considerando le condizioni attuali del tratto interessato ma, dal punto di vista della garanzia della continuazione del servizio tramite autobus, si stanno avendo tante disfunzioni e molti disagi».

«Si sono dilatati i tempi di percorrenza per lavoratori, studenti, come per coloro che hanno esigenza di raggiungere le strutture sanitarie – continuano –. Quindi, se una parte dei viaggiatori è costretta al maggiore uso dell'automobile, altri si trovano costretti a rinunciare a visite mediche, ad esempio. Questa situazione era quella meno auspicabile, come da noi denunciato nei mesi passati».

«Oggi, la richiesta dei territori è diretta innanzitutto a Trenitalia – rimarcano gli esponenti delle Lampare –. Avviare immediatamente una efficace riorganizzazione del servizio sostitutivo, con l'aumento dei mezzi e con una organizzazione degli orari che sia più vicina alle esigenze dei pendolari. Secondo la stessa Trenitalia, i lavori termineranno 19 gennaio 2025; crediamo, quindi, sia necessario in questi mesi in cui anche le condizioni meteorologiche sono meno agevoli, non arrecare ulteriori disagi ai cittadini di questo territorio».

«Infine – concludono –, sul diritto alla mobilità come su altre questioni vitali crediamo sia necessario che le istituzioni locali, in primis le amministrazioni comunali come quella di Cariati, non si nascondano inutilmente dietro un dito ma dovrebbero stimolare la discussione, il confronto e se necessario anche il dissenso verso le situazioni che colpiscono i cittadini».