Sono stati 89 i femminicidi dal 1° gennaio al 27 ottobre 2024 secondo l’ultimo report del Ministero dell'Interno. Si tratta di delitti commessi in ambito familiare/affettivo. L’associazione Non una di meno parla invece di 93 uccisioni tra femminicidi, transicidi e lesbicidi, con dati aggiornati all'8 ottobre. Al di là dei numeri, in lieve calo rispetto al 2023, dietro queste cifre si nascondono storie di donne, Maria, Paola, Francesca, Rosa, colpevoli solo di avere amato, il più delle volte di essersi fidate di chi diceva dí amarle, colpevoli di aver dato più di una possibilità per cambiare o di voler riprendere in mano la propria vita con il rischio di perderla.

Donne nel mirino

Non cambia il dolore che ruota attorno ad ogni delitto ma cambia l'età delle vittime: circa una donna su cinque nel 2024 è over 70, tutte uccise per mano dei mariti dopo matrimoni lunghi 40 o 50 anni. La Calabria, secondo l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere, ente creato dal Consiglio regionale, è sopra la media nazionale per i “reati spia” di stalking e maltrattamenti contro familiari e conviventi e per i femminicidi; mentre è sotto la media nazionale per reato di violenze sessuali. Il sistema di protezione e prevenzione della violenza sulle donne in Calabria si articola con 13 centri antiviolenza e 7 case rifugio.

La violenza non è una questione privata 

Grandi passi avanti si stanno facendo nella lotta per i diritti delle donne, fornendo un quadro normativo comune per contrastare la violenza di genere e domestica e garantire una maggiore protezione e assistenza alle vittime ma molto ancora c'è da fare perché la violenza non è mai una questione privata ma tutti siamo chiamati a creare condizioni migliori per una convivenza pacifica e in particolare per le donne alla ricerca di protezione.