Al centro della vicenda la scelta dell'amministrazione comunale di far esibire in concerto il rapper in occasione della serata conclusiva dei festeggiamenti della Madonna della Consolazione
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«Chiamati ad accogliere anche chi si oppone apertamente alla fede cattolica». È la posizione dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria sulle polemiche sorte in città per il concerto di Fedez organizzato dal Comune in occasione della serata conclusiva dei festeggiamenti della Madonna della Consolazione, in programma dal 14 al 17. Per tale evento, l'amministrazione comunale ha varato un programma con sette live di altrettanti artisti tra i quali Fedez, suscitando le perplessità e le critiche dai portatori dell'effige della Madonna e di alcuni parroci che ritengono «i suoi testi provocatori e inadatti».
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«L'Arcidiocesi - è scritto in una nota - pur riconoscendo che la scelta dell'amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all'interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica. Come cristiani, siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente».
«La presenza di un artista le cui produzioni musicali possono aver sollevato critiche per il contenuto dei testi - è il pensiero dell'Arcidiocesi - non deve distoglierci dal nostro mandato evangelico: accogliere tutti, anche chi ci insulta, come raccomanda Gesù nel Vangelo, e testimoniare con la nostra presenza e il nostro comportamento il Vangelo della Carità e del perdono».
La Madonna della Consolazione, sottolinea l'Arcidiocesi, «è simbolo di accoglienza, protezione e conforto per tutto il popolo reggino: credenti e non credenti. Chi parteciperà ai festeggiamenti civili, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, potrà cogliere nella gioiosa devozione del nostro popolo una testimonianza viva di fede e di unità. Anche Fedez, quindi, potrà costatare la profonda adesione del popolo reggino ai valori della fede: avremo occasione di dare testimonianza cristiana».
L'Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova invita, quindi, «tutti i fedeli a vivere questi giorni con spirito di serenità e condivisione, evitando di assumere atteggiamenti difensivi o apologetici e senza dimenticare lo spirito delle celebrazioni mariane: l'amore incondizionato di Dio, che abbraccia tutti e ci chiama ad essere strumenti di dialogo e riconciliazione».