Ha partecipato alla Girls Academy Champions Cup Finals: «Opportunità straordinaria. È un mondo che mi ha conquistata fin dalla scuola. Con il tempo è diventata una vera e propria vocazione»
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La calabrese Margherita Pittella ha rappresentato l’Italia e l’AIA in un contesto internazionale come quello della Girls Academy Champions Cup Finals in Florida.
La ragazza di Isola Capo Rizzuto a novembre 2023 si è laureata alla triennale di scienze delle attività motorie e sportive.
La sua “carriera” sportiva è iniziata giocando a pallone tra i campi della Juventus club a Isola di capo Rizzuto e poi con la squadra femminile. Da piccola ha poi fatto danza classica, basket, atletica, equitazione, apnea ma quello che più di tutti ha lasciato un segno è stato il judo: 6 anni e due medaglie d’oro.
Nel 2016 ha partecipato ad un corso arbitri organizzato dalla scuola con la sezione AIA di Crotone. Nel 2017 il suo esordio assoluto l’ha fatto a Isola al sant’Antonio. Nel febbraio 2019 ha esordito in prima categoria; nel febbraio 2020 in promozione. Poi la pandemia ha fermato tutto e ha dovuto aspettare gennaio 2022 per l’esordio in eccellenza; il 23 dicembre 2023 ha arbitrato la finale di coppa Italia dilettanti calabrese. Nel 2018 vince la borsa di studio “Massimo Impietrì.
Nel 2019 ha partecipato al suo primo progetto talent&mentor, così pure nel 2021, e nel 2022 entra nel progetto FIFA RED . A giugno 2023 vince il premio Bellucci come miglior arbitro emergente di eccellenza.
A marzo 2024 le viene riconosciuto dal Coni il premio sport come occasioni di emancipazione femminile.
Partiamo dall’ultimo importante traguardo: un gran bel risultato?
«Sì, assolutamente! È un risultato che mi riempie di orgoglio. Rappresentare l’Italia e l’AIA in un contesto internazionale come quello della Girls Academy Champions Cup Finals in Florida è stata un’opportunità straordinaria. È il frutto di tanto impegno, sacrificio e passione per questo ruolo che amo profondamente. Ciliegina sulla torta è stata poi l’ultima designazione per la finale u15, arbitrata insieme ad un’altra italiana come primo assistente, una inglese come secondo e un’americana come quarto ufficiale».
Come è nata questa tua passione?
«La passione per l’arbitraggio è nata un po’ per curiosità e un po’ per caso. Mi piaceva giocare a calcio da piccola ma non ho mai notato la figura dell’arbitro. Poi un giorno a scuola ho incontrato il presidente della sezione AIA di Crotone, Francesco Livadoti, che presentava il nuovo corso arbitri e così ho scoperto un mondo che mi ha conquistata. Con il tempo è diventata una vera vocazione».
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dal Presidente della Sezione AIA di Crotone, Francesco Livadoti, e dal Consiglio direttivo, che hanno sottolineato l’importanza di questo traguardo per tutta la comunità arbitrale crotonese.
«Questo entusiasmo mi ha davvero emozionata. Sentire il sostegno della mia Sezione, del Presidente Livadoti , così come del comitato regionale, mi ha dato una carica incredibile. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti per la splendida opportunità di crescita che mi hanno concesso».
Quali saranno le tue prossime tappe?
«Dopo questa esperienza internazionale, continuerò a lavorare sodo per migliorarmi sotto ogni aspetto. L’obiettivo più vicino è la serie D , ma nel frattempo dal 1 al 3 maggio partirò per Cascia per partecipare al Erasmus top camp. Un iniziativa di perfezionamento tecnico promossa dal comitato nazionale dell’aia, riservato a 20 arbitri particolarmente distintisi per il loro impegno e la loro partecipazione nelle diverse tappe del progetto Erasmus».
Margherita, resterai in Calabria o pensi di andare fuori per meglio sviluppare la tua passione sportiva?
«L’importante per me è continuare a formarmi e vivere appieno questa passione, ovunque essa mi porti. Anche se sarebbe difficile stare lontano dalla sezione e dalla regione che mi hanno cresciuta. A tal proposito spero di avere sempre a disposizione qui tutto quello che servirà per potermi migliorare e portare avanti questa passione».