Fa il bagno con la sua sedia a rotelle speciale ma rischia di essere trascinata verso l’abisso a causa del fondale scosceso, che in quel punto precipita per centinaia di metri. È successo a Soverato, dove il 12 agosto scorso una giovane psicologa, con una grave patologia che la costringe dalla nascita su una sedia a rotelle, mentre si trovava in acqua seduta sul suo nuovo presidio medico adatto ad avanzare sulla sabbia senza sprofondare e a entrare in mare, ha perso il controllo della carrozzina che è affondata. Per fortuna, la donna è riuscita a sganciarsi dalla sedia mettendosi in salvo, ma la preziosa carrozzina sembrava perduta per sempre. Da quel giorno, infatti, non ha potuto più potuto raggiungere autonomamente il mare per fare il bagno.

La vicenda che ha emozionato l’intera comunità soveratese, ha trovato un lieto fine nel pomeriggio di martedì scorso, quando a distanza di 9 giorni, un carabiniere, libero dal servizio ed esperto subacqueo, ha riunito un gruppo di subacquei tecnici volontari, che nel corso di una complessa operazione di ricerca e recupero hanno riportato in superfice la carrozzina con un’immersione che ha sfiorato gli 80 metri di profondità.

I giorni trascorsi dall’inabissamento della carrozzina sono serviti all’equipe di subacquei per la pianificazione e la predisposizione delle miscele respiratorie usate nell’immersione. Grazie ai palloni di sollevamento utilizzati per riportarla in superficie dalla profondità di circa 65 metri, la sedia è emersa a una distanza di circa 100 metri dalla battigia tra lo stupore e l’emozione dei numerosissimi bagnanti che si sono lasciati andare ad un lungo applauso.
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