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“Assunzioni sponsorizzate”. Così le definiscono i sostituti procuratori di Lamezia Terme, Marta Agostini, e, Giulia Maria Scavello, titolari dell’inchiesta Eumenidi che ha condotto nei giorni scorsi all’azzeramento dei vertici di Sacal, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, con l’accusa di aver selezionato e inserito “amici e parenti” nei tirocini di formazione retribuiti “Garanzia Giovani” finanziati dalla Regione Calabria. Dalle oltre 200 pagine dell’inchiesta emergono particolari riguardanti Pasquale Torquato, dipendente regionale, vicesindaco e assessore al Comune di San Mango d’Aquino (Cz) indagato per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità per aver abusato della sua qualità di pubblico ufficiale e dei relativi poteri al fine di avviare il figlio, Luigi Torquato, ad un tirocinio di formazione retribuito nell’ambito della misura Garanzia Giovani.
“Luigi Torquato – annotano i procuratori – è stato avviato al tirocinio per avvenuta intercessione del padre Pasquale Torquato e di Bruno Vincenzo Scalzo”. Anch’egli indagato per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità è dipendente Enav e assessore al Comune di Conflenti (Cz) oltreché fratello del più noto Antonio Scalzo (il quale non risulta indagato in questa inchiesta) presidente del Consiglio regionale fino al 28 luglio 2015, data in cui si è dimesso perché travolto dall’inchiesta Rimborsopoli.
La “raccomandazione” di Luigi Torquato da parte di Vincenzo Scalzo viene documentata dalla Procura attraverso un’intercettazione telefonica risalente al luglio del 2015, durante la quale il direttore generale di Sacal, Pierluigi Mancuso, riferisce a Sabrina Mileto, responsabile dell’area personale della società “il nome degli sponsor dei candidati ed in riferimento a Luigi Torquato indicava Vincenzo Scalzo”. Sempre Scalzo si prodigava successivamente per segnalare altre due ragazze, la circostanza è stata documentata da un colloquio intercettato tra Pierluigi Mancuso e Vincenzo Scalzo, il quale affermava: “Mi ha detto Pasquale che devo venire da te perché questa qua poi ho chiamato ma non l’ho rintracciata, mi ha detto va bene se è possibile ricordarvela”.
Luana Costa