Spettacolari eruzioni e colate di lava, danni e disagi come la cenere sparsa in aria che dalla Sicilia raggiunge presto l'avamposto della Calabria e della Penisola, ossia la costa di Reggio Calabria. Essa dallo Stretto di dipana sul versante Tirrenico e su quello Ionico, spingendosi fino al Mediterraneo.

Il più alto e attivo d’Europa, dal giorno del solstizio d’estate del 2013 iscritto nella lista del Patrimonio dell’Unesco, l’Etna, nel territorio metropolitano di Catania. Tra i più attivi al mondo, sull'isola dell'arcipelago eoliano, lo Stromboli, in quello messinese. Sono i due giganti siciliani che dallo Ionio al Tirreno guardano alla costa reggina. Sono tornati quasi contemporaneamente (ma questo senza alcuna spiegazione scientifica) in attività in questi ultimi giorni.

Il loro risveglio ha generato un allerta rossa diramata dalla Protezione civile e la richiesta dello stato di emergenza nazionale da parte del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

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L'Etna comprende 19,237 ettari dell'omonimo Parco. La sua altezza raggiunge i 3,340 m sul livello del mare. È la montagna più elevata d’Italia a sud delle Alpi, la più alta dell’area centro mediterranea e di qualsiasi isola mediterranea.

Il vulcano di Stromboli, con la sua profonda depressione nota come Sciara del Fuoco, è tra i più attivi del mondo. È definito dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, tra i pochi sulla terra ad attività persistente. Situato nel bacino tirrenico del Mediterraneo, a 926 metri sul livello del mare, ha una superficie di oltre 12 chilometri quadrati.
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