La caccia al nuovo eldorado è partita anche in Calabria. E gli indizi sono da ricercarsi nel profluvio di istanze depositate in Regione per l’attivazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. I primi segnali, dello spostamento a sud degli interessi nel settore dell’energia pulita, erano iniziati ad emergere già nel corso del 2022, quando Terna, nella sua relazione, aveva iniziato a tratteggiare i contorni del grande assalto ai giacimenti naturali delle regioni meridionali.

In fase istruttoria

Richieste aumentate esponenzialmente per l’installazione di impianti di grossa taglia, soprattutto parchi eolici che si riflettono, in parte, nelle istanze che pendono negli uffici amministrativi in attesa di autorizzazione. Sono attualmente trenta quelle in fase istruttoria relative al biennio 2022/2023, alcune di queste giunte anche nei primi mesi del nuovo anno.

Piccoli e grandi impianti

Ma si tratta di un elenco affatto esaustivo, molte di più quelle gestite direttamente dai Comuni che richiedono un iter autorizzativo semplificato ma per il via libera ad impianti a basso impatto ambientale, per lo più pannelli fotovoltaici. Altre ancora gestite dal ministero, per impianti di grossa taglia.

La corsa all'energia pulita

All’esame della Cittadella, invece, le istanze per le quali è necessario ottenere la valutazione ambientale, in questo caso si tratta di installazioni di medie dimensioni. La corsa all’energia pulita mira allo sfruttamento del vento, si privilegiano parchi eolici da realizzare nella stragrande maggioranza nell’area del Catanzarese.

I parchi eolici nel Catanzarese

Sono 16 gli impianti che potrebbero sorgere lungo la costa ionica, ma non solo; anche l’entroterra è piuttosto gettonato. Nell’alto Ionio, ad esempio, potrebbe vedere la luce il “Botricello Wind Farm”, un parco eolico composto da due aerogeneratori con una potenza pari a 6 mw; altri ne sono previsti a Simeri Crichi, Belcastro e Zagarise. Spostandosi nel basso Ionio, invece, uno di potenza pari a 29 mw potrebbe sorgere tra i comuni di Montepaone, Centrache, Petrizzi e Palermiti.

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Nell'entroterra

Il parco eolico Rivachiara con quattro aerogeneratori e una potenza di 24 mw nell’entroterra catanzarese, a cavallo tra i comuni di Girifalco, Maida, Cortale e San Floro e poi poco più in là – ad appena mezz’ora di distanza – un altro parco eolico di uguale potenza: tra le province di Catanzaro e Vibo Valentia che comprende i territori di Chiaravalle Centrale, Torre di Ruggiero, Capistrano e Maierato.

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Nel Lametino

Anche il Lametino potrebbe avere la sua buona dose di parchi eolici, i territori di Cortale e Jacurso sono molto richiesti: due i progetti in lizza. Il primo denominato “Contessa”, il secondo “Sella di Catanzaro”: 18 mw di potenza. Ancora a San Sostene “I tre mulini” e poi ad Argusto, Gagliato, Cardinale: 24 mw.

A Crotone, gli agrivoltaici

L’area del Crotonese segue il Catanzarese ma con la metà delle richieste di autorizzazione. Otto complessivamente: pochi parchi eolici (nei comuni di Cirò e Carfizzi; a Strongoli e Rocca di Neto) e molti impianti agrivoltaici da impiegare nelle attività agricole e l’allevamento.

A Cosenza e Reggio Calabria

Nella provincia di Cosenza poi sono due i parchi eolici in fase istruttoria: a Cerzeto e uno da 29 mw tra i comuni di Tarsia, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Corigliano-Rossano e San Demetrio Corone. Infine, solo due nella provincia di Reggio Calabria: un parco eolico ad Agnana e un impianto fotovoltaico a Stilo.

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Via libera

Sono, invece, una decina quelli già autorizzati con valutazione ambientale positiva. Un parco eolico denominato “Scanderbeg” nei comuni di San Demetrio Corone, Corigliano-Rossano e Terranova da Sibari che prevede la realizzazione di cinque aerogeneratori ad un’altezza massima di 180 metri. Un impianto eolico della potenza di 2 mw nel comune di Caraffa e un altro tra i comuni di Petronà, Belcastro e Marcedusa. La restante parte sono impianti fotovoltaici.