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COSENZA – Nulla di stabilito dopo la riunione in Prefettura sull’emergenza rom a Cosenza. Di definito c’è solo l’intenzione dell’amministrazione comunale di porre rimedio ad una situazione divenuta esplosiva. Si deve trovare una sistemazione agli 800 romeni - questi i numeri ufficiali – censiti nel campo di Vaglio Lise prima che 90 delle 180 abitazioni di fortuna venissero ridotte in cenere dall’incendio divampato martedì scorso. In trecento, molti i bambini, hanno trovato rifugio nella tendopoli realizzata a tempo di record dalla Protezione Civile che insieme al Comune e alla Caritas sta fornendo assistenza ai nomadi. Un’assistenza a tempo, fanno sapere da Palazzo dei bruzi, fino a che non sarà possibile trasferire parte dei romeni in un campo di accoglienza provvisorio che sorgerà su un terreno di proprietà comunale. Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha annunciato che non ci sarà posto per tutti: “verrà effettuata una scrematura ed allontanati i soggetti socialmente pericolosi”. Sull’emergenza interviene anche il Garante dell’infanzia della regione calabria. “”Sarà necessario fornire ai minori un’adeguata assistenza psicofisica e valutare la necessità di allontanare gli stessi da luoghi divenuti pericolosi per la loro salute”.