VIBO VALENTIA - Dopo sei anni consecutivi in calo, nel 2014 il potere d’acquisto delle famiglie italiane tornerà di segno positivo. Una previsione che secondo Eurostat taglierà però ancora una volta in due il paese, con il sud sempre più in affanno: la ripresa farebbe segnare +0,8% al centro-nord, ma -0,5% nel mezzogiorno, dove la crisi economica - sempre secondo l’istituto di statistica di Bruxelles - creerà ancora problemi nelle aree depresse. Quasi azzerata la capacità di risparmio delle famiglie, soprattutto al sud la propensione al consumo si manterrà molto bassa. Andando ad intaccare anche la spesa dei generi di prima necessità: la grande distribuzione lamenta un calo dei consumi medio pari al 20%. E questo è un dato confermato dall’Istat che evidenzia la diminuzione degli acquisti soprattutto nel settore alimentare ed in quello farmaceutico. Le regioni dell’obiettivo 1, Calabria in testa, si confermano le più gravate dal peso della recessione. Nei prossimi due anni, sempre secondo l'istituto di statistiche europee, la disoccupazione - oggi al 26% - crescerà in media dello 0,3%. Relegando il nostro paese all’ultimo posto della classifica continentale. Calabria ultima, Campania penultima, Sicilia e Basilicata in forte discesa dopo un quinquennio di successi. Questo lo scenario che prospetta Eurostat.