VIDEO | A Civita la comunità arbëreshe è forte e coesa e i marcatori culturali si identificano anche con il gusto: emerge così la realtà di “Kamastra”, progetto di ristorazione che si occupa di ritrovare i sapori e la manifattura del cibo di una volta
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Sono molteplici i passi in avanti che Civita, il paese arbëresh arrampicato sul Pollino, ha compiuto e continua a compiere sul tema del marketing turistico e culturale. I segreti sono racchiusi anche nel mondo dei sapori e della cucina tradizionale dell’Arbëria. Rispetto del territorio, manualità antica e raccolta delle memorie antropologiche di un territorio raccontano l’esperienza enogastronomica di questo luogo.
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A Civita la comunità arbëreshe è forte, coesa e i marcatori culturali si identificano in maniera chiara anche con il gusto. Emerge così la realtà di “Kamastra”, progetto di ristorazione che a Civita si occupa di ritrovare i sapori e la manifattura del cibo secondo tradizione. I criteri sono “semplicità” e “manualità”, come la tradizione contadina di questi luoghi comanda. Enzo Filardi, il creatore di “Kamastra”, ha puntato a dar vita ad un posto dove la trasmissione del gusto antico diventasse filosofia antropologica. Qui il rito della “dromsa”, una delle paste tradizionali dell’Arbëria, è più vivo che mai. Relazione con i tempi lunghi e rispetto dell’ambiente fanno parte di una filiera in cui il cibo da gustare è l’atto finale del processo. Così un piatto semplice diventa una vera e propria esperienza!