Vengono ospitati all’interno della Cittadella di padre Pio e rappresentano il primo passo per la creazione di un distretto agroalimentare etico. Il ricercatore Boni: «Ci prepariamo ad accogliere 350 piccoli pazienti»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
A Drapia, nel Vibonese, dietro la guida del professor Paolo Boni, ricercatore dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, sono stati inaugurati ieri, i primi due laboratori di ricerca scientifica alimentare da rischi biologici adatta ai piccoli pazienti oncologici. La cerimonia è stata preceduta da una messa presieduta da don Sergio Meligrana. Vengono ospitati all’interno della Cittadella di Padre Pio.
«Ci stiamo preparando al meglio per accogliere 350 bambini con malattie oncologiche - ha detto Boni qui in veste di responsabile del Consorzio alimentare di qualità– obiettivo è la creazione di un distretto agroalimentare etico nella quale inserire aziende fornitrici che portino anche finanziamenti per la cura non solo dei bambini, ma anche di tanti consumatori fragili. I nostri laboratori si pongono come un unicum nel campo della gestione dei piccoli pazienti grazie anche alla presenza di piante officinale delle quali questo territorio è ricchissimo con dei contenuti sorprendenti di principi attivi».
«La Cittadella di Padre Pio – ha detto infatti Irene Gaeta, la figlia spirituale del Santo di Pietrelcina, è nata da una ispirazione del Santo di Pietrelcina a questa figlia spirituale, nel febbraio del 2004. Dalla posa della prima pietra (2018) passando dalla copertura della Casa Accoglienza (2021) e dalla Grotta di Lourdes (2021) la struttura oggi si è arricchita di un altro tassello cruciale». Si spera che il sito diventi un punto di riferimento per la ricerca scientifica.
Tra i presenti, il sindaco di Drapia, l'onorevole Giuseppe Mangialavori e l’ex parlamentare Dalila Nesci, il responsabile del progetto, l’architetto Luciano Messina, la popolazione locale salita dalle vicine contrade e i numerosi membri dell’Associazione i “Discepoli di Padre Pio”, provenienti da tutta Italia.
Infine sono state consegnate, per conto dell’Associazione Pietro e Paolo (l’associazione erede della Guardia Palatina che cura l’accoglienza dei pellegrini ed i servizi liturgici in San Pietro) dal socio rappresentante Antonello Cavallotto, due marmi raffiguranti il Cristo sofferente e il viso di Madre Teresa di Calcutta. Le due opere troveranno spazio all’interno della Cittadella.