Il sottosegretario alla Cultura nei giorni scorsi ha incontrato il premier albanese Edi Rama: «Abbiamo discusso della prospettiva di realizzare una rete degli arbëreshë». Plauso e sostegno dal sindaco di San Demetrio Corone Ernesto Madeo
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Dalle parole ai fatti. Vittorio Sgarbi tiene fede alle promesse e, così, a distanza di meno di due settimane dalla sua visita a San Demetrio Corone (Cs), è volato a Tirana per incontrare il premier albanese Edi Rama. A San Demetrio Corone Sgarbi c’era stato per inaugurare la mostra di pittura del Maestro Franco Azzinari tenutasi nei locali dello storico Collegio di Sant’Adriano, là dove in più di duecentotrenta anni di storia si è plasmata l’intellighenzia del Mezzogiorno d’Italia e d’Albania, un’altra delle tante attività che il mondo arbëresh realizza dimostrando di essere un fiore all’occhiello per la Calabria.
Piktorin e ajrit | A San Demetrio Corone l’incontro tra Vittorio Sgarbi e il pittore del vento
«È un’iniziativa che merita il plauso di tutti noi Arberëshë», commenta il sindaco di San Demetrio Corone, nonché commissario della Fondazione Istituto delle Comunità Arbëreshe di Calabria, Ernesto Madeo, che proprio in occasione dell’incontro avuto con il sottosegretario alla Cultura ha avuto modo di rappresentare il rinnovato interesse delle Istituzioni per l’Arbëria.
Azzinari, pittore affermato, ha costituito un importante legame tra Sgarbi ed il paese albanofono di Calabria, dimostrando come la cultura d’eccellenza possa realizzare importanti e storici collegamenti politici per la crescita della regione. L’occasione della mostra ha permesso a Madeo di parlare a lungo con Sgarbi dell’attività della Fondazione, soffermandosi sulla recente visita del presidente Begaj e sul ruolo di interlocutore privilegiato con l’Albania che il presidente Roberto Occhiuto, proprio in forza della cospicua presenza di comunità arberëshe, rivendica per la Calabria. Lo stesso ha rimarcato quanto fatto in pochi mesi dalla Fondazione, evidenziando che protocolli d’intesa con Tirana sono stati già avviati con l’auspicio concreto di intensificare a breve termine le relazioni tra gli atenei calabresi e i più importanti atenei albanesi, favorendo scambi di studenti e di esperienze che possano portare reciproci vantaggi.
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Sgarbi ha discusso con Rama della possibilità di scambi tra i due Paesi di grandi eventi d’arte e cultura, che vadano ben oltre gli accordi presi dai Governi in tema di accoglienza di migranti. «Uno scambio fecondo tra culture affini, uno scambio, anche linguistico per la presenza di importanti aeree di lingua albanese in Calabria, Sicilia, Puglia e in altre regioni d’Italia», sottolinea Sgarbi, che poi aggiunge: «Per questo con il premier abbiamo anche discusso della prospettiva di realizzare una rete degli arbëreshë».
Per il sindaco Madeo: «Vittorio Sgarbi risponde con i fatti alle polemiche sollevate in questi giorni, mettendo ancora una volta in risalto le sue indiscusse doti di paladino dell’arte e della cultura italiana, svolgendo al meglio quelle che sono le sue mansioni all’interno dell’esecutivo. Come sindaco e commissario della Fondazione sono pronto a sostenerlo e ad offrire la mia collaborazione per la realizzazione di una rete che faciliti, promuova e valorizzi il grande patrimonio della cultura arberëshe-albanese che – anche attraverso gli scritti e i versi di Masci, Baffi, Domenico Mauro, De Rada, Lorecchio, Serembe, Variboba, Gangale, Naim Frashëri o le pennellate di Kodra e Azzinari – sappia tenere vivi i legami tra Arbëria e Albania».
“Hekuri batiret kur është i ngrohtë” (“Il ferro si batte quando è caldo”) e ancora una volta “Dheu arbëresh shtie zëmëren së Kalabrisë përtej çdo pengesë!” (“il mondo arbëresh lancia il cuore della Calabria oltre ogni ostacolo!”)