Tutti i buoni propositi, oltre 15 anni di promesse, rimodulazioni e ritardi possono finalmente essere messi da parte. Antica Kroton sta per iniziare a prendere forma, a partire da quasi 30 milioni (dei 62 complessivi) che sono stati aggiudicati da tre società che, assieme al gruppo di lavoro messo in campo da mesi dal dirigente dedicato, Antonio Senatore, inizieranno a confrontarsi anche con la città nella sede dell’Area marina protetta sul lungomare di Crotone.

C’è anche un coordinatore tecnico dal curriculum “stellare” se si parla di architetti: Alberto Giordano infatti è stato presidente della Renzo Piano Building Workshop ed anima di Matera Capitale europea della Cultura oltre che aver partecipato ai progetti del museo della Fondazione Beyeler a Basilea, della chiesa dedicata a Padre Pio a S.Giovanni Rotondo, della Banca Popolare di Lodi, della ristrutturazione della Postdamer Platz a Berlino, dell'Auditorium di Roma e dello storico “Lingotto” a Torino.

«In quattordici mesi è stato fatto un lavoro straordinario» ha voluto sottolineare il sindaco Voce nel corso della conferenza stampa che ha presentato questo importantissimo step. Sono stati infatti aggiudicati la progettazione ed i lavori di dieci interventi, suddivisi in tre raggruppamenti, interconnessi tra loro e che Giordano sarà chiamato ad armonizzare nel delicato ruolo disegnatogli dal dirigente Antonio Senatore che tiene a specificare come anche Ministero e Regione (titolari degli altri interventi specifici) identifichino questo percorso come la garanzia del successo finale, tanto che mercoledì, proprio alla Cittadella, si terrà un’altra strategica riunione del tavolo tecnico tripartito.

Alla conferenza c’erano dunque i rappresentanti delle società che si sono aggiudicati i cluster (Gnois Progetti, Artuso Architetti - cluster 1, Progen, Sicef, Artec Associati, Alessandro Zichi, Studio Silva, Cascone Engineering - cluster 2, Dodi Moss - cluster 3 che saranno affiancati dall’Unità Antica Kroton che hanno presentato le loro specifiche mission.

Il primo dei cluster prevede il collegamento con il promontorio Lacino e il percorso di Vrica e Stuni, oltre la trasformazione del Museo del Mare in un info point. Per quanto attiene Vrica e Stuni si tratta di un percorso naturalistico con strutture di accoglienza mentre per il collegamento del promontorio Lacinio attraverso via per Capo Colonna è un vero e proprio programma di valorizzazione paesaggistico e turistico.

Il secondo cluster riguarda gli interventi sulle mura di cinta del Castello – Fortezza Carlo V e della città antica e su via Acquabona e parco Pignera. Il terzo cluster riguarda la musealizzazione della città, un circuito urbano che collegherà tutte le aree di interesse archeologico.

Lapidario l’intervento del dirigente Antonio Senatore: «Oltre ventinove milioni di euro di interventi già appaltati, attraverso Invitalia, ci stanno consegnando l’opportunità di far lavorare progettisti ed esecutori in maniera tale che i cantieri aprano e terminino le opere con risolutezza ed armonia amministrativa e progettuale, ed è per questa ragione che assieme al sindaco, abbiamo cercato e portato a Crotone un fuoriclasse come Alberto Giordano».

Qual è, dottor Giordano, la cosa difficile che certamente proporrà in questo progetto? «Il coinvolgimento diretto dei crotonesi – ci ha risposto secco – la sede che utilizzeremo per le fasi progettuali dovrà essere di vetro, accogliente e capace di recepire la strada dell’armonizzazione dei vari cluster di competenza dell’amministrazione comunale quanto dei lotti che verranno realizzati da Ministero e Regione, è solo se sarà innanzitutto autentica – ha concluso ai nostri microfoni Giordano - che Antica Kroton potrà essere realmente autodirompente e, solo conseguentemente, attrattiva».