"Insieme siamo più forti". Le associazioni di donne rappresentano un potente strumento per il cambiamento sociale, economico e politico. Attraverso la collaborazione e il supporto reciproco, le donne possono superare ostacoli e costruire un futuro migliore per se stesse e le loro comunità. Questi gruppi non solo migliorano la vita delle donne coinvolte, ma contribuiscono anche a creare società più giuste e inclusive.

"Woman at Work" (Waw) è un’associazione in crescita, faro di speranza e progresso con l'obiettivo di promuovere l'empowerment delle donne. La presidente Mirela Mezani ci ha illustrato gli obiettivi e il modus operandi che caratterizzano l’associazione, che sta prendendo sempre più piede grazie a donne albanesi e di tutto il mondo che scelgono di diventare ambasciatrici. Si tratta di un progetto internazionale, sostenuto dal programma Interreg Italia-Svizzera e promuove l'inclusione nel mondo del lavoro di donne fragili in situazione di disagio.

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Non vuole essere un progetto di orientamento o inserimento professionale, bensì vuole valorizzare il bene nella parte di società disagiata. Ha preso il via nel dicembre 2020 con l'obiettivo di intercettare almeno 300 donne per permettere ad 80 di loro di sviluppare percorsi di inclusione lavorativa. Le "soluzioni" e la conseguente possibilità di essere risorsa possono essere dappertutto, anche dentro le persone o le famiglie o le comunità più sofferenti. Il lavoro sociale autentico chiede quindi di pensare ad una grande coalizione delle debolezze, o meglio delle forze (anche latenti) emergenti dalle debolezze. Tra i partner troviamo la cooperativa sociale Il Sentiero, la cooperativa La Clessidra, l'Irs organizzazione per la ricerca sociale, Glab azienda costituita a Chiasso in Svizzera, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la scuola Paolo Borsa e Filos, ente accreditato presso la Regione Piemonte