Silvia Lanzafame, presidente nazionale dell'associazione italiana Dislessia, mette in chiaro che «la dislessia non è una malattia, ma una caratteristica innata di un individuo». La giovane cosentina è stata eletta un anno fa a Bologna, ma da tempo è impegnata nel settore sociale. Oggi è a capo del movimento, la prima a ricoprire l'incarico più importante proveniente dalla società civile.

Nel corso dell'intervista realizzata negli studi di Cosenza Channel, Silvia Lanzafame ha spiegato innanzitutto qual è il ruolo che svolge l'associazione. L'Aid (associazione italiana dislessia) ha contribuito fattivamente alla stesura di due leggi che negli anni hanno portato l'Italia ad essere all'avanguardia in Europa su questo tema specifico. L'obiettivo dell'associazione è quello di supportare al meglio i ragazzi e le ragazze che hanno questa caratteristica. Un disturbo del neuro-sviluppo che tuttavia non limita la crescita culturale della persona. Silvia Lanzafame su questo aspetto è stata molto chiara.

Gli ostacoli da superare sono quattro. I Dsa infatti si dividono in:

  • Dislessia
  • Disortografia
  • Disgrafia
  • Discalculia

La presidente Silvia Lanzafame per ognuno di essi ha illustrato il significato e le difficoltà specifiche, spiegando che in Calabria c'è tanto da fare. Soprattutto in ambito scolastico. Senza dimenticare la possibilità di ottenere un lavoro senza dover essere discriminati. Da Cosenza, dunque, parte una forte campagna informativa a sostegno delle famiglie che intendono seguire i consigli degli esperti sul potenziamento e sulle attività riabilitative.