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Vibo Valentia - Dopo le inevitabili dimissioni, ecco le immancabili reazioni. Da destra a sinistra non sono solo rose e fiori per Giuseppe Scopelliti. Le bacchettate l’ex governatore se le prende anche da qualche suo alleato. Tagliente ad esempio il commento di Forza Italia e, in particolare, della coordinatrice Jole Santelli per la quale le dichiarazioni di Scopelliti contro la Lanzetta sono lo specchio delle contraddizioni che attraversano la maggioranza. Di governo, naturalmente. Più che una difesa del ministro, un attacco all’ex presidente della giunta regionale, preso di mira, come da copione, soprattutto dal Partito Democratico. Ernesto Magorno guarda avanti perché adesso - sostiene - c’è una Calabria dalle macerie lasciate dal centrodestra. Per il segretario del Pd i democratici sono pronti a farlo.
Non la pensa così Tonino Gentile, coordinatore regionale del Nuovo Centro Destra. Per il senatore cosentino si chiude un quadriennio che ha portato enormi benefici alla nostra regione: dall’azzeramento sanitario alle capacità di ripensare e riprogrammare la spesa comunitaria. Rivendicazioni che cozzano con le opinioni dei parlamentari del Movimento 5 stelle. Dalila Nesci, ad esempio, parla di sanità calabrese in decomposizione e di regione nel baratro con il rientro dal debito sanitario tutto da rifare, tagli pesantissimi in ospedali e distretti sanitari, gestione attempata dei fondi europei.
Insomma il solito botta e risposta tra centrodestra e forze d’opposizione. Consensi e censure che sembrano un antipasto di una lunga campagna elettorale. Sull’operato di Scopelliti e della sua giunta l’ultima parola spetterà proprio ai cittadini elettori che però non potranno esprimersi prima del prossimo autunno.