In provincia verranno accorpati in un'unica realtà gli istituti di Cirò, Melissa e Crucoli. L'ex polo di Cutro viene invece diviso in due
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Le novità più eclatanti a Crotone riguardano gli istituti superiori che rimangono (numericamente) quasi gli stessi, lasciando i 14 tagli solo alle scuole primarie e secondarie di primo grado con accorpamenti monstre come quello della storica e centrale scuola Vittorio Alfieri che viene scorporata ed accorpata (nella parte di primaria) agli istituti, già decentrati tra le contrade nord, della frazione Papanice; mentre nella parte della secondaria (le vecchie scuole medie per intenderci), l’Alfieri, si accorpa all’altro vecchio Istituto Alcmeone. Tutti gli altri accorpamenti appaiono orizzontali sia nella città capoluogo (con Cutuli assemblata alla Don Milani mentre la Rosmini va assieme alla Giovanni XXII).
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In provincia, qua ancora più ovviamente e comprensibilmente, gli accorpamenti riguardano i comuni, che vedono accorpate tutte le scuole in un unico istituto, anche se lontanissimi tra loro. Così “pezzi” di geografia vengono uniti con i pennarelli, come le scuole di Cirò, Melissa e Crucoli che staranno tutte assieme; anche per consentire alle scuole dei comuni pre e montani, di vedere salvaguardato il presidio scolastico, lasciando le strutture così come erano.
Risulta così ancora più evidente che - nonostante le osservazioni della Regione che la Provincia di Crotone ha recepito (?) rinviando poi la stesura finale alla stessa Giunta regionale - il quadro, come dicevamo, è interessante per gli istituti superiori, per cui c’erano state vere e proprie levate di scudi, a dire il vero quasi mai didattico culturali. Oggi il piano che in questa parte non taglia più, prevede che l’Istituto Ciliberto Lucifero (che era stato frutto a sua volta del dimensionamento di 10 anni fa) non esiste più. La parte del Lucifero (che era la Ragioneria negli anni dei provveditorati) viene accorpato al Barlacchi che è Istituto per l’Industria e l’Artigianato. L’Istituto Tecnico Ciliberto (che ha gli indirizzi nautico ed aereonautico) viene invece accorpato allo storico Donegani che fu (da vecchio Chimico) fucina di dipendenti del polo industriale, dando così vita ad un unico Istituto Tecnico che diventa la scuola superiore più popolosa di studenti dell’intera provincia di Crotone con oltre 1200 diplomandi superando anche il Liceo Scientifico Filolao che, così come Liceo Classico e Liceo Gravina, rimangono invariati.
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Curiosa la postilla sull’ex Polo di Cutro che vede scorporarsi addirittura in due con, da una parte, l’indirizzo Agrario nella città degli scacchi e, dall’altra, l’Alberghiero di le Castella che farà Istituto a sé ad Isola di Capo Rizzuto. La curiosità è che se separati, ad oggi, hanno poco più di 280 studenti a Cutro e poco più di 200 a Le Castella, c’è una “strana” ed iper ottimistica prescrizione che prevede che i due istituti, guarda caso cari agli attuali equilibri politici in Provincia, ne dovranno contare almeno seicento a testa entro tre anni per poter rimanere come la repubblica di Uccialì.
Insomma a Crotone, con buona (e vera) pace tra Comune e Provincia, si sono messi d’accordo con la Regione e a poter essere tagliate sono le nuove generazioni… Tanto, a seguire i dati demografici e migratori, chissà, tra cinque anni, quanti alunni ci saranno nelle scuole dell’infanzia (sigh!).