Franco Gabrielli, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, ha preso parte alla "Giornata per la legalità, nel ricordo dei 30 anni delle stragi di mafia", promossa dall'amministrazione comunale di Diamante, e non si è sottratto alle domande e alle curiosità degli studenti. «Se lo Stato era l'unico a conoscere gli spostamenti dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - ha chiesto una giovane - può avere delle responsabilità in ciò che è accaduto?».

Poco più tardi, il sottosegretario, delegato alla sicurezza pubblica, ha risposto ai microfoni di LaC News24: «Lo Stato non è stato in grado di difendere due servitori dello Stato, c'entra lo Stato non soltanto come istituzioni astratte, ma come persone che incarnano le istituzioni. Nella vicenda umana e professionale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino c'è molta indifferenza, c'è molta ostilità, quindi credo che lo Stato abbia importanti e significative responsabilità». All'evento, che si è tenuto nell'anfiteatro dei Ruderi di Cirella, hanno preso parte il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il vescovo della diocesi Scalea-San Marco Argentano, monsignor Leonardo Bonanno, e altri numerosi esponenti della politica e delle forze dell'ordine. Presenti, tra gli altri, anche il questore di Cosenza, Giovanna Petrocca e la direttrice dell'ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti.

Il dibattito con gli studenti

«L'indifferenza è l’atteggiamento peggiore che ci possa essere; se noi rimaniamo indifferenti noi creiamo i presupposti della nostra fine». Franco Gabrielli ha poi parlato a cuore aperto agli studenti delle scuole del Tirreno cosentino. Sul tema del contrasto all’illegalità e all’indifferenza ha ricordato le storie esemplari di Giuseppe Letizia, Roberto Antiochia e Emanuela Loi. Intervistato dal giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami, ha incalzato i ragazzi invitandoli allo studio e alla conoscenza e ad essere ancora più protagonisti del presente: «Non dovete aspettare il testimone ma dovete prendervelo, e prendere il testimone significa anche rischiare».

L'omaggio del maestro orafo Gerardo Sacco

Il sindaco Ernesto Magorno nel suo intervento ha prima ringraziato il sottosegretario Gabrielli e poi si è rivolto ai ragazzi presenti: «La legalità è una strada difficile da percorrere ma se percorriamo tutti insieme diventa tutto più semplice». Al termine della manifestazione, il sottosegretario Gabrielli e il giornalista Verdirami sono stati omaggiati da due bellissimi creazioni del maestro orafo Gerardo Sacco, giunto a Diamante per l’occasione.

Il contributo degli studenti

L'evento dedicato alla legalità, moderato dalla giornalista Mariella Perrone, è stata caratterizzata dai numerosi e interessanti contributi, attraverso, testi, musiche e brani recitati, presentati dagli studenti delle scuole presenti: l’Istituto Comprensivo di Diamante, l’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante, l'Isituto Comprensivo G. Caloprese di Scalea, il Liceo scientifico Metastasio di Scalea e il Liceo Musicale Campanella di Belvedere Marittimo. L’iniziativa al Teatro dei Ruderi è stata preceduta da una visita del sottosegretario al murale in Piazza Mancini dedicato al Commissario Mascherpa, il protagonista del noto fumetto pubblicato da Polizia Moderna. Prima di ripartire Gabrielli ha visitato ed è stato ospite dell’Iiss di Diamante.