L’associazione sportiva ripercorre le questioni legate alla struttura che, tra bandi ritirati e atti vandalici, rischia di diventare solo un ricordo: «Sia data al più presto in gestione»
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“La pinetina” di Reggio Calabria rischia di essere un ricordo. Ventisette anni di storia sportiva rischiano di essere spazzati via. Lo scrive l’asd Reggio 2000 a seguito dell’ultimo grave episodio vandalico che ha interessato l’impianto. «La struttura – fa rilevare il sodalizio- era stata realizzata dalla nostra società, totalmente a proprie spese, su un terreno, praticamente una discarica, avuto in concessione nel 1996 e ubicato in una zona come Ravagnese priva allora di qualsiasi luogo di aggregazione sociale. L’ultima concessione, scaduta il 2018, non poteva essere più messa a bando per via di un contenzioso ormai concluso tra Comune e privati a cui dovrà essere restituito il terreno su cui insiste il campo principale. Mentre è rimasta nella disponibilità dell’ente la restante parte costituita da campo di calcetto, spogliatoi, uffici, parcheggio».
L’amarezza è tanta: «A questo punto ci aspettavamo che il Comune bandisse nei tempi brevi, un bando di gara per la sua assegnazione. In questi anni di attesa, abbiamo continuato a proporre altre eventuali soluzioni come una locazione provvisoria o anche l’acquisto dell’area. A nessuna di queste richieste è stato risposto e neanche all’ultima , in ordine di tempo, ossia che ci fosse assegnata la sua custodia anche per motivi affettivi, stante la nostra presenza nell’impianto da circa trent’anni , rappresentando “La Pinetina” il risultato del sacrificio della nostra società che ha dedicato ad essa tempo e risorse per rendere questo luogo un fiore all’occhiello della città, un simbolo di comunità e condivisione, una seconda casa per bambini e ragazzi di ogni età cresciuti nella nostra scuola calcio».
Il sodalizio spiega: «Abbiamo insistito per la custodia più volte, facendo presente il pericolo di un suo possibile danneggiamento per come era già accaduto in passato su altre strutture comunali lasciate incustodite. Ma nessuna risposta. Finalmente qualche mese fa, qualcosa si era mossa, il Comune ha pubblicato il bando a cui la nostra società si accingeva a partecipare avendone pieno titolo, ma inspiegabilmente è stato ritirato con il risultato che oggi il Comune si ritrova l’area con le strutture di sua pertinenza, devastate e vandalizzate oltre ogni limite, quasi una spedizione punitiva. Lasciamo alle autorità competenti le relative indagini con la speranza che i colpevoli vengano identificati e possano spiegare il perché della violenza di tale atto. Ma prima ancora che altri atti vandalici possano accadere, facciamo appello al sindaco, all’Amministrazione Comunale e agli uffici competenti, di accelerare al più presto l’emissione del bando, che consentirebbe tra l’altro, alla società sportiva aggiudicatrice, oltre alla messa in opera immediata di sistemi di protezione e sorveglianza oggi disattivati, la possibilità di tenere in vita per il futuro una nuova storia sportiva legata alla “Pinetina”».