La macchina della solidarietà prosegue a ritmi serrati nella città di Corigliano Rossano e in tutto il territorio della Sibaritide.  Beni di prima necessità sono stati inviati a Cracovia per poi essere smistati tra i tanti profughi presenti in Polonia. La città e le istituzioni rispondono, tanti i viveri, i farmaci e i capi di abbigliamento raccolti. In particolare il Comune di Corigliano Rossano e il Forum del terzo settore. I detenuti del carcere di Corigliano Rossano hanno fatto pervenire alla Arcidiocesi di Rossano-Cariati, un contributo economico per sostenere i progetti che la Caritas Diocesana, in sintonia con Caritas Italiana, ha messo in campo in queste settimane in favore dell’emergenza in Ucraina. Si lavora anche sul fronte della sensibilizzazione.

Originale si è rivelata l’idea di manifestare il più totale disappunto nei confronti della guerra attraverso una passeggiata in bici, organizzata e voluta dall’Associazione Corigliano bike i cui componenti hanno sventolato una bandiera dell’Ucraina e una colomba della pace. Il presidente dell’Associazione Bike Nicola Le Voci ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa di sensibilizzazione per la pace coinvolgendo la società civile. I partecipanti hanno girato in lungo e in largo per tutto l’esteso territorio cittadino. Significativa la testimonianza di un 13enne amareggiato per il messaggio orribile che si trasmette ai giovani e agli adolescenti.