‘Esperiandanti’ é la possibilità di vivere la natura 365 giorni l'anno, con il supporto di professionisti che conoscono, raccontano e valorizzano il territorio. I ragazzi di Esperiandanti amano chiamare camminate le attività, perché la volontà è quella di andare oltre, arricchire con arte, tradizioni, cultura, narrazioni, aneddoti e soprattutto tanto amore e passione questa attività. Lavorano nei weekend e festivi con eventi organizzati, in settimana su richiesta.

Esperiandanti

Luigi Candalise

Una chiacchierata con l’anima di Esperiandanti, Luigi Candalise. è importante per capire tante cose della Sila Grande, della montagna calabrese e del suo splendido ed unico patrimonio paesaggistico.Luigi è un 32 enne con una laurea specialistica in relazioni di lavoro e una triennale in scienze dell’amministrazione.  Ha fatto alcune esperienze all’estero, parla bene l’inglese, ma poi l’amore per la sua terra gli ha fatto lasciare tutto il resto dietro.  Così ha trasformato una passione in una bellissima professione. Prima di farlo ha seguito un corso di guida ambientale escursionistica organizzato da Aigae, ha studiato e ha approfondito. Ed ecco Esperiandanti.

L'amore per la propria terra

Luigi ci spiega la sua passione per la montagna e gli obiettivi. «Esperiandanti è una strada, un modo per restare nella propria terra, facendo leva su quello che essa offre, una natura incontaminata e un territorio tutto da scoprire. Ciò ci ha permesso di trasformare in professione quello che in realtà era una passione, percorrere sentieri, a piedi o in mtb. Nasce nel luglio 2021, appena finito il corso di guide ambientali escursionistiche, per mano di due neo 30enni di San Giovanni in Fiore. In questo momento potrei dire di essere da solo, ma non mi piace, sono come quell’amico che organizza per tutti, certo io lo faccio per professione, ma lo spirito non cambia e chi mi conosce lo sa. Professionalità al primo posto, ma tanta leggerezza».

“Esperiandanti non è un sogno, ma un progetto che si realizza piano piano! Un passo alla volta!” Così scrive Luigi in un post di Facebook. È l’elogio della lentezza, della vacanza a contatto con la natura. «Non ci si improvvisa guide, non ci si improvvisa imprenditori, nelle nostre mani finisce il bene più prezioso, il tempo libero delle persone, le loro vacanze e non possiamo permetterci di fare cose a caso. Nasciamo come guide in Sila, ma puntiamo ad accompagnare gruppi prima in altre regioni e poi tra 8 anni all’aurora boreale, 8 perché 2 dei 10 prefissati sono già passati».

La rinascita della Sila

 La Sila negli ultimi anni sembra tornata al centro dell’attenzione: tanti i visitatori, tante le attività,  tante le giovani imprese sul territorio del parco nazionale della Sila. Finalmente la montagna si prende la rivincita. «Non direi rivincita, la Sila non mi sembrava perdente, non mi sembrava triste, forse finalmente noi abbiamo smesso di guardare il bicchiere mezzo vuoto, ed abbiamo capito di avere in mano un grandissimo patrimonio. Sila come luogo turistico, con decine di attività, ma anche come luogo in cui produrre eccellenza, le birre, il vino, i frutti rossi e tanto altro oltre alle famose patate».

Ma sono ancora tante le criticità da sanare nella nostra montagna.  Come anche i punti deboli.

«Dobbiamo parlare di turismo 365 giorni l’anno, per dare la possibilità di godere di questo spettacolo in tutte le sue vesti. Le domeniche, agosto e quel po’ di inverno che abbiamo non ci bastano, anzi rischiano di intasare le nostre strutture e i nostri servizi, non siamo pronti alla massa e mi auguro di non vederla mai».

I riscontri dei turisti

Da capire anche se quelli che fanno un’escursione in Sila rimangano soddisfatti. E se quello che hanno vissuto è quanto si aspettavano. «Sono soddisfattissimi, perché la Sila è bellissima. Abbiamo una rete sentieristica ottima, si può migliorare sempre, ma dobbiamo anche riconoscere le qualità che abbiamo. Si meravigliano già quando scoprono la montagna in Calabria, poi dinnanzi al verde dei nostri boschi restano a bocca aperta. Dicono che somigliamo alla Scandinavia, ma non me ne vogliate noi abbiamo anche il sole». Luigi è un innamorato della montagna, adora la Sila, svolge il suo lavoro con grande serietà e impegno. La prima cosa che insegna a tutti è di amare e rispettare la natura, di entrare nei boschi in punta di piedi, di seguire sempre il ritmo del tempo.