Ci si avvicina a grandi passi verso uno dei momenti forse più attesi dal variegato popolo di fedeli che, in Italia e nel mondo, si rifanno al carisma della Serva di Dio Natuzza Evolo: l’elevazione alla dignità di santuario mariano della grande chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, situata nella Villa della Gioia di Paravati e preannunciata nel gennaio del 1944 all’umile donna calabrese dalla stessa Madre di Gesù, nel corso di una delle tante apparizioni avute in vita. In quel momento Mamma Natuzza si trovava nella povera abitazione che divideva con il marito Pasquale Nicolace. «Quando l’ho vista – spiegava riguardo all’incontro – le ho detto: “Vergine Santa, come vi ricevo in questa casa brutta? ”. Lei ha risposto: “Non ti preoccupare, ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e una casa per alleviare le necessità di giovani, di anziani e di quanti altri si troveranno nel bisogno”». Oltre al complesso sacro, la Villa della Gioia contiene oggi anche una serie di strutture socio-assistenziali per ammalati e altre fasce deboli della popolazione.

 

L’appuntamento nella spianata dell’omonima fondazione di religione e di culto è per il prossimo 23 agosto. Una data non casuale visto che, così come sottolineato dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro – in occasione della celebrazione eucaristica della Festa della Mamma presieduta nel maggio scorso – in quello stesso giorno ricadranno anche i cento anni dalla nascita della mistica con le stigmate di Paravati, morta in odore di santità il primo novembre del 2009, all’età di 85 anni, dopo una vita spesa a dare conforto e sollievo a chiunque si trovasse nel bisogno e a riportare i cuori affranti e senza speranza alla fede cristiana. È stato lo stesso presule, tra l’altro, nell’agosto del 2022 a consacrare e ad aprire al culto il complesso sacro realizzato con le offerte dei fedeli, su disposizione di Mamma Natuzza e in ossequio alla Vergine Maria. Continua a leggere su IlVibonese.it