Quasi 10mila chilometri percorsi per studio e passione. Per la precisione sono 9854 i chilometri che separano Tokyo da San Giovanni in Fiore. È la storia del 46enne giapponese Motohiro Watanabe, ricercatore e dottorando di ricerca dell'Università di Tokyo, che ha raggiunto San Giovanni in Fiore per seguire il 10° Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti in corso da ieri. Un lungo viaggio in aereo fino a Milano (14 ore), in treno fino a Firenze (2 ore) prima di prendere l'intercity notte per Paola. Ma Watanabe ancora non è arrivato alla meta: per raggiungerla deve risalire la Ss107 in pullman e poter finalmente calpestare uno dei luoghi gioachimiti da sempre sognati.

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Watanabe è a San Giovanni in Fiore da venerdì, pernotta in un B&B del centro storico, e non si perde nemmeno un minuto delle relazioni del Congresso. «Ho organizzato il viaggio qualche mese fa per poter vivere l'atmosfera di Gioacchino da Fiore. Sono uno studioso di Dante Alighieri e amo la cultura italiana».

È emozionato Watanabe quando fa il suo ingresso nella biblioteca del Centro Studi. I bibliotecari del Centro gli fanno vedere le pubblicazioni in giapponese de "L'influenza della profezia del basso medioevo" di Marjorie Reeves (1969) e "L'abate calabrese: Gioacchino da Fiore nella storia del pensiero occidentale" di Bernard McGinn (1985). Watanabe è emozionato e chiede di poter fare una foto con i libri prima di commentare: «Tornerò a Firenze per migliorare la mia lingua italiana, ma di certo non mancherò di ripercorrere un'altra volta il viaggio verso Fiore».