VIDEO | Intervista al segretario generale, il quale sollecita un numero adeguato di militari in ogni caserma
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Nei giorni scorsi, in una nota, il segretario generale del Sindacato Indipendente Carabinieri della Calabria, Amedeo Di Tillo, aveva invocato maggiore attenzione del Governo nel garantire un numero adeguato di militari in ogni caserma, ricordando come le stazioni distribuite sul territorio siano un irrinunciabile presidio di sicurezza, un interfaccia immediato per ogni cittadino, un luogo sicuro cui rivolgersi per qualsiasi necessità.
Posizioni ribadite negli studi di Cosenza Channel dove Di Tillo ha ribadito come la carenza delle piante organiche costringano, nell’organizzazione dei turni di servizio, a richiedere al personale uno sforzo aggiuntivo in termini di ore lavorative «regolarmente retribuite – ha precisato – ma che comportano un sacrificio tutt’altro che secondario con ricadute sullo stato psicofisico e sulla qualità della vita. Peraltro parliamo di una categoria che anche quando non indossa la divisa mantiene comunque i suoi doveri di servizio.
È notizia dei giorni scorsi quella relativa ad un carabiniere di Cittadella del Capo in quel momento libero dal servizio che ha sventato una rapina in una farmacia. I comandanti delle stazioni, a cui rivolgo il mio plauso per il loro quotidiano impegno, fanno i salti mortali per garantire le turnazioni, ma bisogna dare loro una mano incrementando gli organici. Abbiamo svolto una ricognizione sul territorio ed abbiamo percepito una certa sofferenza dei colleghi che pure non si sottraggono ai loro compiti. Insomma un problema di fondo c’è per cui auspichiamo che presto le dotazioni possano essere rimodulate. Non una critica ma uno stimolo, un contributo costruttivo e un richiamo all’urgenza di non trascurare questa problematica, anzi di prenderla al più presto in carico. Soprattutto in un territorio ad alta densità criminale come la Calabria».
Di Tillo ha poi sottolineato le funzioni del sindacato «orientato – ha detto - a rappresentare uomini e donne dell'arma ed a proporre le giuste istanze per garantirne il benessere personale, la crescita professionale, il giusto supporto nel loro percorso lavorativo» illustrando inoltre anche i progetti sociali condotti nella sua veste di rappresentante territoriale dello Csain, ente di promozione sportiva di Confindustria inserito nel consiglio regionale del Coni.