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Inaugurato a Cosenza il nuovo parcheggio di Piazza Bilotti, insieme alla istallazione dei 12 Filosofi guerrieri realizzati dall'artista Giuseppe Gallo. Una spettacolare performance, ispirata al Prometeo di Eschilo, firmata da Giancarlo Cauteruccio ed interpretata dall'attore Roberto Visconti, ha tenuto a battesimo le nuove opere, che rappresentano la porta d'accesso al Museo all'Aperto.
Dislocati su due livelli, sono 350 i posti auto disponibili. Manca ancora un tassello: il museo multimediale collocato nell'area sottostante la piazza, per il quale sarà necessario attendere ancora qualche settimana. Accompagnato dal presidente della Quick Parking, Massimo Vernetti, il sindaco Mario Occhiuto ha proceduto al taglio del nastro insieme a Jole Santelli.
Nell’idea dell’artista Giuseppe Gallo, i suoi 12 Filosofi guerrieri che campeggiano su piazza Bilotti «sono figli di queste nostre montagne aspre, di una terra disgraziata ma naturalmente colta, dove la Cultura si è persa, cancellata da terremoti e alluvioni. Eppure questa è una fortuna, la fortuna di trovarsi di fronte a panorami di siffatta ispirazione».
L’ispirazione delle opere installate a Cosenza nasce dunque dalla contaminazione tra sibariti e bruzi e, non a caso, in mezzo a loro spuntano anche un lupo e un toro sibarita. «E’ lì – spiega l'artista - fino a Sibari, che il Crati arriva: queste statue monumentali ricordano proprio il legame forte di un territorio che si sviluppa lungo le vie dell’acqua».
Presenti alla cerimonia di inaugurazione autorità civili e militari, oltre agli esponenti della giunta e dell'amministrazione comunale. «Dotiamo di un importante servizio quest'area della città che ospita il più grande centro commerciale all'aperto della Calabria – ha detto Mario Occhiuto – Rendiamo Cosenza più funzionale. I Filosofi guerrieri sono l'ingresso al percorso del Mab che conduce fino al centro storico per congiungersi nel chiostro di San Domenico con il grande museo di arte contemporanea dei Bocs Art, che sarà pronto entro l'estate e che proietterà la città in un panorama di respiro internazionale».
Salvatore Bruno