Applausi, fuochi d'artificio, i drappi esposti ai balconi e migliaia di persone in corteo in processione per le strade di Cosenza al seguito della Madonna del Pilerio. L'ultima volta era stato nel 2020: nei tg il Covid non era ancora la notizia prevalente e nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto nelle successive tre settimane. Negli anni della pandemia, nel giorno dei festeggiamenti per la Santa Patrona, la Chiesa era sta costretta a limitarsi ad un rapido giro della statua cui i fedeli sono devoti, nel piazzale antistante la Cattedrale, preceduto da un pellegrinaggio della sacra Icona nei territori della Curia e nei luoghi della sofferenza.

Il ritorno tra i fedeli

La processione della Madonna del Pilerio in processione

Oggi la Madonna del Pilerio ha riabbracciato la città, condotta a spalla per le vie del centro, come da consolidata tradizione. E la città ha riabbracciato quel simbolo di una cristianità sempre viva nei cuori, alimentata dagli eventi in qualche misura sconvolgenti della nostra quotidianità ed anche dal fitto calendario di iniziative che hanno scandito l'anno giubilare per gli 800 anni della consacrazione del Duomo. Tra le quali la nuova illuminazione inaugurata alla vigilia della solenne festività della Vergine.

L'esordio del nuovo Arcivescovo

Nel pomeriggio, dopo la Santa Messa delle 15, il corteo guidato dall'Arcivescovo Giovanni Checchinato, che si è insediato appena otto giorni fa, sabato 4 febbraio, ha attraversato le strade del capoluogo bruzio. «È importantissimo poter riprendere un po' quel sapore di normalità che caratterizza finalmente il nostro tempo – ha detto il presule a margine della manifestazione - Ogni momento di crisi è un momento di opportunità per crescere, per levarsi dalle spalle un retaggio pesante. Mi auguro che possa essere servito per compiere passi in avanti rispetto alla nostra umanità e rispetto alla nostra fede».

Gli omaggi del prefetto e del sindaco

Il sindaco Caruso e il prefetto Ciammarella

 

Davanti la Prefettura la prima sosta della processione per l'omaggio floreale della rappresentante di Governo Vittoria Ciaramella. Poco dopo il passaggio davanti il Palazzo di Città, dove il sindaco Franz Caruso ha voluto al proprio fianco l'intera giunta comunale a testimonianza del legame, del sentimento forte che unisce ancora la Madonna del Pilerio alla comunità. Nel successivo rientro in Cattedrale, lo stesso Franz Caruso, nel solco di una decennale tradizione, ha acceso il cero votivo donato dalla città di Cosenza alla sua Santa Protettrice, rinnovato l'atto di sottomissione alla Vergine Madre. Al termine dell'Eucarestia è stata chiusa la Porta Santa a conclusione del Giubileo Diocesano.