Un Centrale Operativa di Pronto Intervento vera e propria a disposizione dei cittadini di Cosenza e degli altri comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Sociale n. 1 di cui il capoluogo è capofila. È il progetto “Pis - Pronto Intervento Sociale” presentato questa mattina a Palazzo dei Bruzi: avrà una durata di 5 mesi prorogabili, perché poggia su fondi ministeriali di contrasto alla povertà. Insieme al sindaco Franz Caruso, all’assessore al Welfare Veronica Buffone e ad una serie di primi cittadini interessati, anche la dirigente di settore Matilde Fittante.

La Centrale Operativa, attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, dispone di due numeri telefonici dedicati: 329/6907223 oppure 329/6549316.  Tra i servizi garantiti dal Pis sono contemplati: i servizi di supporto abitativo, come sistemazioni alloggiative o la sanificazione di ambienti domestici; i servizi alla persona, come l'acquisto di beni di prima necessità e l'emergenza freddo/caldo; i servizi di supporto al benessere e alla salute, come la consegna di farmaci a domicilio o il trasporto locale.

Affidataria del servizio è la Cooperativa sociale “Adiss Multiservice” che dispone di collaudate professionalità e competenze nel settore. All'Adiss è stato affidato il compito di allestire una Centrale Operativa di Pronto Intervento della quale fa parte un’équipe multidisciplinare, reperibile H24, formata da un coordinatore, un educatore, un assistente sociale, uno psicologo, un mediatore sociale e culturale e due autisti/Oss.

L’obiettivo è dare immediate risposte alle emergenze sociali che quotidianamente si presentano sul territorio, coadiuvando e supportando il lavoro del settore Welfare e dei Comuni appartenenti all’Ats. Il progetto è stato definito da Rosangela Pepere, responsabile del progetto per conto dell'Adiss Multiservice, «a stella, con al centro i numeri della centrale operativa e intorno la struttura formata dai professionisti specialisti».

«Il servizio di Pronto Intervento Sociale - ha sottolineato Franz Caruso - è una delle risposte delle nostre istituzioni ai bisogni ed alle emergenze delle fasce di popolazione più fragili. È uno dei cardini della mia azione amministrativa, così come garantire alle persone in difficoltà un aiuto concreto h 24 significa farsi carico e prendersi cura di quelle concrete necessità che sono molto spesso generate da emergenze legate allo stato di solitudine e all'esclusione sociale. Grazie al lavoro svolto dal settore welfare del nostro Comune, in pieno accordo con gli altri comuni dell'Ambito, con le forze dell'ordine del territorio e con le associazioni di volontariato, siamo riusciti a dare corpo ad una vera e propria rete di solidarietà che intendiamo portare avanti attivando a più livelli tutte quelle sinergie necessarie a conseguire l'obiettivo del benessere dei cittadini, soprattutto quelli meno fortunati».

«Il Pis – ha sottolineato l’assessore al Welfare Veronica Buffone – rappresenta un servizio aggiuntivo che rafforza il lavoro che il settore welfare già svolge abitualmente nella gestione delle emergenze sociali. Il servizio ed il team cui il Pronto Intervento Sociale è affidato, sono una sorta di prolungamento delle politiche sociali dell'Ambito, nato per dare un feedback immediato a tutta una serie di emergenze che potrebbero verificarsi. Il team di pronto intervento sociale sarà a completa disposizione delle forze dell'ordine e delle associazioni di volontariato che operano sul territorio quale punto di riferimento della gestione dell'emergenza».

«Il Pis (Pronto Intervento Sociale) - ha poi specificato l'avvocato Aldo Longo, presidente della Cooperativa Sociale “Adiss Multiservice” - interviene in situazioni di improcrastinabilità dei bisogni vitali e primari delle persone, il cui soddisfacimento non può essere rinviato a “domani”. Le situazioni nelle quali si è chiamati ad intervenire richiedono risposte rapide, tempestive, quasi provvidenziali e questo fa sì che i professionisti che vi operano abbiano un'elevata capacità di gestione, anche delle proprie emozioni. Ecco quindi che l’Adiss, anche in virtù della propria esperienza, mette in atto un sistema a stella, dove il nucleo (ovvero la centrale operativa con i suoi professionisti) si collega con tutti i sistemi dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari del territorio. Risulta essenziale, pertanto, il lavoro di rete e con la rete, in primis con i professionisti dell’Ambito territoriale di Cosenza e poi con tutte le strutture ed i servizi del territorio».

Alla presentazione del progetto ha preso parte anche Alessandra Trecroci, responsabile del progetto per il Settore Welfare. Il progetto Pis rientra nel Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà per il triennio 2021/2023 ed è finanziato dal Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, istituito dalla legge di stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n.208 articolo 1, comma 386). Il Fondo è destinato a garantire il graduale raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali professionali (Leps).