Uno spazio sociale per allenarsi senza discriminazioni. Un posto per tutti, tutte le età e tutte le estrazioni sociali. Con una clausola però, riportata a chiare lettere su una targa all’ingresso: “Questa palestra ripudia ogni forma di fascismo e di razzismo”.

Gianfranco Tallarico è fondatore e tecnico della Boxe Popolare di Cosenza, una realtà dalla storia particolare e bellissima che inizia 25 anni fa in un ex orfanotrofio, dove aveva sede il centro sociale autogestito Gramna. Un decennio dopo, il trasferimento allo stadio San Vito-Marulla, nei locali dati in concessione dal Comune e resi agibili grazie a un lungo lavoro: «Era uno spazio grezzo, lo abbiamo attrezzato con le nostre forze economiche e le nostre energie», racconta.

Oggi è uno spazio vivo, con le alte pareti che raccontano il cammino percorso finora. I tornei, le iniziative e certe idee che non muoiono mai. «Diamo l’opportunità a chiunque di fare attività sportiva con istruttori attenti e competenti», spiega Tallarico mentre alle sue spalle il ring è tutto un saltellare di ragazzini coi pugni stretti. «Ma popolare non è sinonimo di gratuità», precisa. Anche perché per stare qui si pagano affitto e utenze. Continua a leggere su CosenzaChannel.it