VIDEO |L’idea è nata dall'associazione Mondiversi-centro anti violenza in sinergia con la famiglia Luzzi – Ferraro e l’ingegnere Nilo Domanico
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L’adeguamento e l’ampliamento del parco intitolato “Fabiana Luzzi”, la giovane coriglianese vittima di femminicidio nel 2013, è questa la proposta nata da un’idea dell’associazione “mondidiversi onlus – centro antiviolenza Fabiana”, in sinergia con la famiglia Luzzi – Ferraro e l’ingegnere Nilo Domanico.
Il parco è stato concepito come atto di rinascita e riscatto conseguente ad una morte tragica e per dare il chiaro segno di contrasto alla violenza sulle donne, attraverso la bellezza, la vita e la proiezione verso l’infinito. Un’area pensata come un viaggio, in una delle zone centrali di Corigliano, l'attuale Parco di Viale provinciale.
Per i promotori, «il visitatore entrando nel Parco inizia un vero e proprio cammino spirituale».
L’obiettivo è quello di progettare e rende l’area verde simile a un Eden, una valle in cui far combaciare la dimensione «sociale, culturale e spirituale».L’organizzazione sottolinea come «ogni città abbia nel Parco un suo cuore pulsante: Central Park a New York, Hyde Park a Londra, Villa Borghese a Roma. Sono i luoghi laddove le comunità convergono ed ognuno ritrova pace e serenità. Sono aree ad alto valore paesaggistico che agevolano il riequilibrio ecologico della città».