Con la cerimonia di inaugurazione è partita la 29esima edizione della gara enologica più famosa del mondo, anche la Calabria spera con le sue cantine
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Con il primo calice si è aperto ufficialmente a Rende questa mattina il Concours mondial de Bruxelles. Trecento giudici, giunti in Calabria da tutte le parti del mondo, sono stati chiamati a valutare 10mila vini provenienti da 46 differenti Paesi.
Anche la Calabria è in gara, al quarto posto davanti al Veneto tra le regioni che hanno presentato i propri vini al Concours che giunto alla 29sima edizione, è l’unica competizione al mondo ad avere ottenuto il marchio di qualità da parte della Comunità europea.
Il presidente della gara: «Un’accoglienza incredibile»
«La Calabria ha tanti tesori nascosti che debbono essere scoperti e valorizzati. Abbiamo un patrimonio identitario, naturale e culturale tra i più belli al mondo. Occasioni preziose come questa possono essere per l’intero territorio calabrese, una vetrina internazionale che, ne siamo certi, sarà utile non solo per conoscere altri paesi, ma anche per valorizzare il nostro patrimonio enologico e turistico» ha detto il sindaco Marcello Manna nella photocall a margine della presentazione.
Baudouin Havaux, il presidente del Concours ha raccontato il tour lungo tutta la Calabria che ha segnato i giorni di preparazione alla gara, dal mare fino ai monti della Sila, dicendosi soddisfatto dalla grande accoglienza riservata a staff e partecipanti. «Essere qui vuol dire dare importanza a tutto il comparto calabrese – ha sottolineato la senatrice Michela Caligiuri – spero che gli imprenditori partano da qui per la promozione delle nostre eccellenze».
«Mi auguro che possano essere premiati gli sforzi dei nostri viticoltori – ha aggiunto l’assessore regionale Gianluca Gallo – perché credo che la qualità dei nostri prodotti si sia elevata molto negli ultimi anni e la Calabria ha la possibilità, finalmente, di occupare il posti che merita».