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Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i bandi per il concorso a cattedra per docenti infanzia, I grado, II grado e sostegno. Saranno assunti 63.712 vincitori: per l'infanzia 7.237 docenti, nella scuola primaria 21.098, nella secondaria di primo grado 16.616, in quella secondaria di secondo grado 18.255 e i restanti 506 assegnati alla nuova classe di concorso A023, con seconda lingua l'insegnamento dell'italiano. 6.101 posti saranno riservati invece al solo ruolo di sostegno. In Calabria complessivamente saranno 2.360 i docenti assunti, di questi 131 al sostegno. Le domande potranno essere presentate dal 29 febbraio fino al 30 marzo.
Bandi attesi da tanto tempo, bandi che hanno lasciato però delusi i molti. Tanti hanno per questo bollato la maxi selezione bandita dal Ministero dell'Istruzione come “Concorso Fuorilegge” e i sindacati annunciano già battaglia.
Uno dei punti più controversi è quello relativo ai requisiti di ammissione: al concorso, come deducibile chiaramente dal comma 1 dell’articolo 3 del bando, non potranno partecipare i candidati che non siano in possesso di abilitazione. Ad essere esclusi ci sarebbero dunque anche tutti quegli insegnanti che nonostante insegnino da molti anni non hanno mai preso un’abilitazione, esclusi sarebbero anche tutti i giovani laureati.
L’ANIEF, Associazione Sindacale Professionale, bolla questa decisione del MIUR come illegittima e per questo ha annunciato di impugnare l’esclusione di chi nonostante abbia i titoli per insegnare non potrà partecipare. Anche la CGIL ha manifestato il proprio sdegno verso il Concorso, che per il sindacato “mortifica il lavoro, le professionalità e la dignità di chi insegna nella scuola da anni”.
Confusione ha creato anche il presunto limite di età (40) imposto dal bando. Su questo punto la Cisl tiene a precisare quanto segue: la legge 127/97 all'art. 3, comma 6, ha introdotto la regola generale per cui "la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell'amministrazione". Per cui i limiti di età previsti dal DPR 487/1994 devono necessariamente intendersi superati.
La partita è aperta, attendiamo gli esiti.