Cinque anni di rette non pagate hanno messo in ginocchio il Convitto nazionale di Cosenza nei cui confronti Palazzo dei Bruzi ha accumulato un debito di circa 380 mila euro. Una somma enorme per lo storico istituto allocato nel cuore del borgo antico. Dal 2014 le erogazioni avvengono a singhiozzo. L'ultima risale ad almeno due anni fa. Per questo il rettore è stato costretto a sospendere la somministrazione dei pasti a carico del Comune, chiedendo alle famiglie dei ragazzi, che pure avrebbero diritto ad accedere gratuitamente al servizio mensa, di provvedere autonomamente alla corresponsione del dovuto.

 

L'accesso ai servizi del Convitto

All'inizio di ogni anno scolastico, l'amministrazione pubblica un bando di concorso per il conferimento di posti gratuiti e semigratuiti, riservati a studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado, da assegnare sulla base di una graduatoria compilata tenendo conto tra l'altro, del reddito Isee, della composizione del nucleo familiare, del rendimento scolastico. Per ogni convittore con diritto al posto gratuito, la somma versata da Palazzo dei Bruzi è di poco più di 1.300 euro annui; la metà, pari a cira 650 euro annui, per i semigratuiti. Il convittore è uno studente che alloggia nella struttura, con trattamento di mensa a pranzo e cena, pernottamento e prima colazione. Per ogni semiconvittore, ovvero per ogni studente che usufruisce invece solo del pranzo e della permanenza pomeridiana insieme agli educatori, la quota a copertura del posto gratuito è di circa 730 euro annui, che scende a circa 365 euro per il posto semigratuito.

 

Bando ancora da espletare

Tra posti gratuiti e semigratuiti, il Comune di Cosenza ha concesso il diritto alla permanenza nel Convitto, a carico parziale o totale dell'ente pubblico, a poco più di sessanta studenti, per un investimento di circa 130 mila euro per ogni anno scolastico. Per quello corrente però, relativo al 2019/2020, il bando deve essere ancora pubblicato. Il dirigente del settore educazione, Mario Campanella, lo ha licenziato soltanto l'11 novembre scorso, appena prima della propria decadenza, determinata dalla dichiarazione di dissesto per effetto della quale sono cessati i rapporti tra l'amministrazione e tutti i soggetti titolari di incarico dirigenziale esterno. Ciò nonostante, dal 7 ottobre scorso, il Convitto ha ugualmente avviato il servizio mensa, concedendo il ibero accesso agli studenti appartenenti a nuclei familiari aventi i requisiti per beneficiare della gratuità e della semigratuità in attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali. Fino a venerdì scorso 15 novembre, quando il rettore ha richiesto alle famiglie l'anticipazione delle rette, riservandosi di restituire le somme appena il Comune provvederà a portare a termine il bando oppure a saldare il pregresso.

 

Nuovo corso per il 2020/21

La patata bollente adesso è passata nelle mani della nuova dirigente Alessia Loise. Secondo quanto si è appreso, anche su impulso della consigliera Alessandra De Rosa, la stessa avrebbe già avviato contatti con il rettore del Convitto per intraprendere un dialogo utile ad arrivare ad una soluzione della vertenza. Dal prossimo anno, in ogni caso, il Convitto cambierà pelle tornando ad ospitare la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, con un progetto che prevede tra l'altro anche i servizi di pre e post scuola, di doposcuola e di trasporto attraverso l'impiego di una navetta. E poi un’offerta formativa di qualità: sia le elementari che le medie, infatti, saranno Scuole Cambridge International School.