Filippo Cristian è a processo perché trovato in possesso di alcune piante di marijuana. Il deputato pentastellato: «Non potremmo permetterci la condanna di una persona a causa della coltivazione personale ad uso curativo»
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«Il diritto alla salute va garantito e difeso sempre. Non potremmo permetterci la condanna di una persona a causa della coltivazione personale di qualche piantina di cannabis ad uso curativo».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, a proposito del processo, ripreso giovedì 5 maggio, nei confronti del giovane Filippo Cristian, che rischia una condanna del tribunale di Paola per aver coltivato delle piantine di cannabis al fine, dietro prescrizione medica, di curare una malattia di cui soffre.
«In commissione Giustizia il disegno di legge per la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis sta andando avanti e – prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle – a giugno il testo arriverà in Aula. Mi auguro che nel merito si accelerino i lavori parlamentari al fine di approvare al più presto un provvedimento – conclude Parentela – che elimina l’assurda prospettiva del carcere per i malati che ricorrono alla cannabis terapeutica, coltivandone in casa modeste quantità».