Il Comune di Cosenza ha approvato all’unanimità, con tanto di applauso celebrativo, la delibera che prevede l’impegno del Consiglio «affinché nello Statuto venga introdotto il riferimento al principio della “Ius Soli”». Nel testo presentato da Chiara Penna, Francesco Turco e Francesco Alimena si fa riferimento all’impegno «ad istituire in tal senso la cittadinanza onoraria del comune di Cosenza e ad impegnare il Sindaco a la Giunta affinché vengano promosse azioni di sensibilizzazione sul tema della cittadinanza». I tre consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno partecipato al dibattito hanno abbandonato l’aula al momento del voto, assenti gli altri esponenti di minoranza. Spadafora, D’Ippolito e Lucanto avevano anche presentato undici emendamenti che non sono stati discussi. Il gruppo Bianca Rende Sindaco e di De Cicco hanno votato a favore.

Ius Soli, Cosenza dopo Bologna, Caruso: «Orgoglioso»

Cosenza diventerà, con la conclusione dell’iter che passerà nelle commissioni, la seconda città italiana dopo Bologna a dotarsi di tale riferimento statutario. La mozione era stata presentata dai due consiglieri del gruppo Franz Caruso Sindaco lo scorso quattro marzo. Nel testo si faceva riferimento all’istituzione della cittadinanza onoraria da conferire ai minori nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all’estero ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o di formazione italiano.

«A loro due – ha detto il primo cittadino – dico grazie di cuore perché hanno dato la possibilità a questo Consiglio Comunale di palesare tutte le sue qualità. Abbiamo dimostrato di essere una palestra che forma uomini e donne liberi, spero anche la rappresentanza parlamentare di domani. Sono orgoglioso di quello che si è detto e ringrazio anche Virginia Milano che ha dato il parere di legittimità. Il nostro statuto è burocratico, senza anima. Noi vogliamo che ne abbia una, riformista, progressista e libertaria».

Il sindaco ha evidenziato anche che «andando in questa direzione, daremo alla città la giusta dignità. Ci ispira un comune come Bologna, che a dire il vero abbiamo anticipato con la riconoscenza onoraria conferita a Patrick Zaki. Inoltre la mozione discussa oggi è datata 3 marzo, prima che la Dotta la votasse. I bambini a cui facciamo riferimento sono come noi, vivono come noi: questa battaglia parte dall’Atene di Calabria e si rivolge al Parlamento. Parliamo di politica: a Cosenza non possono esserci differenza, altrimenti si marca qualcosa di discriminante. Approviamo questa mozione distinguendoci da chi vuole imporre la cittadinanza con violenza, guerra e annessione di popoli. Noi – ha chiuso il suo intervento –siamo per la difesa della libertà, della pace e dell’autonomia». Continua a leggere su Cosenzachannel.it