Era lo scorso 14 luglio quando il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto annunciava la chiusura della Strada di grande comunicazione Jonio-Tirreno per 20 mesi a partire da gennaio 2024 a causa di urgenti lavori di ristrutturazione da effettuare nella galleria del Torbido. Sono invece di pochi giorni fa le dichiarazioni dell’assessore regionale Giovanni Calabrese che precisa come la data dell’eventuale chiusura e le tempistiche siano ancora al vaglio di Regione e Anas.

Nell’incertezza della situazione ciò che non cambia è invece la preoccupazione dei sindaci della Locride e della Piana, che hanno deciso di scrivere una lettera al governatore Occhiuto per avere delle risposte precise.

«È una situazione che, da quanto ci è stato comunicato, è in via di evoluzione - ha spiegato il presidente dell’assemblea dei sindaci della Locride Vincenzo Maesano - allo stesso tempo ci è stato detto che saremmo stati convocati. Ad oggi però non abbiamo ricevuto alcuna convocazione e per questo motivo abbiamo deciso di scrivere nuovamente al presidente della Regione». Nella lettera viene ribadita la grande preoccupazione degli amministratori locali che sentono il bisogno di informare correttamente e, chiaramente, tutelare, una popolazione che conta 74 comuni e circa 300mila abitanti.

«I sindaci, essendo il primo avamposto democratico, oltre a far politica amministrano i territori e conoscono quindi le difficoltà e soprattutto le esigenze di tutti i cittadini - ha aggiunto Vincenzo Maesano -. Partendo proprio da questo presupposto è importante ribadire che noi non molleremo la presa e cercheremo di ottenere delle risposte. Ci aspettiamo delle risposte chiare anche da Anas, che deve comprendere che, eventualmente, questo tipo di intervento è un intervento straordinario al quale bisogna fare fronte con dei mezzi organizzativi ed economici altrettanto straordinari».

Sindaci di Locride e Piana, in attesa di una convocazione da parte del governatore della Calabria Roberto Occhiuto, sottolineano - nella comunicazione inviata allo stesso Occhiuto - come siano “pronti anche a una grande mobilitazione e a ogni forma di lotta per salvaguardare il territorio”. «Anas, il governo regionale e soprattutto quello nazionale ci diano delle soluzioni alternative per la viabilità - ha concluso Maesano -, una viabilità che è assolutamente critica e che ci costringe all’isolamento e ad una ristrettezza sociale ed economica che non possiamo più accettare».