«Ma chi lo ha detto che la caccia apre il 2 ottobre?». Federcaccia Calabria, in una nota, replica a Lipu e Wwf, sottolineando come serva «far chiarezza», poiché le notizia riportate sarebbero «infondata», giacché il calendario venatorio regionale «non è stato ancora approvato».
«Stanno circolando in queste ore – recita la nota – notizie inerenti a un presunto posticipo dell’inizio della stagione venatoria in Calabria, oltre ad altre prescrizioni inerenti specie escluse e divieti. Essendo lo svolgimento della stagione venatoria deciso e codificato dal calendario venatorio regionale e che questo ancora deve essere approvato, ci chiediamo su quali basi si fondino le notizie fatte circolare e la “soddisfazione” espressa dalle associazioni ambientaliste calabresi per questa presunta decisione della Regione».

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La bozza di calendario venatorio in attesa di essere licenziata dalla Giunta che è stata più volte esaminata e approvata in consulta faunistico-venatoria regionale, «non prevede niente di quanto dichiarato come “vietato”, a partire dalla data generale di apertura della stagione – spiegano da Federcaccia – fissata (come da indicazione della legge quadro nazionale 157/92) alla terza domenica di settembre, ovvero per il 2024 al 15 di settembre, e a partire dal 1° settembre per le giornate di preapertura».
Per questi motivi Federcaccia Calabria chiede alla Regione di «voler provvedere quanto prima all’approvazione del calendario venatorio regionale. Per quanto riguarda poi le prescrizioni legate alla valutazione d'incidenza, torniamo a chiedere una sua rettifica nei punti non giustificati da motivazioni tecnico scientifiche oggettive».

«Dire – concludono dalla Federazione – che la caccia in Calabria apre il 2 di ottobre non corrisponde in ogni caso alla realtà e ha il solo scopo di ingenerare confusione e giusta indignazione nel mondo venatorio».