Molto amata dai fedeli non solo calabresi, nacque il 23 agosto del 1924. Incontro nella sede della fondazione Cuore immacolato di Maria per parlare dei preparativi: sul tavolo anche un'opera teatrale sulla sua vita
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Fervono i preparativi per celebrare i cento anni dalla nascita della mistica Natuzza Evolo, morta il primo novembre del 2009. Un compleanno importante, che cade il prossimo 23 agosto. Nel corso di un incontro svoltosi a Paravati, paese natale della mistica, sono state concordate le iniziative in vista di una ricorrenza che potrà rappresentare l'occasione per rendere omaggio ad una persona che è stata molto amata dai fedeli non solo calabresi. All'incontro, svoltosi nella sede della fondazione "Cuore immacolato di Maria", hanno partecipato don Pasquale Barone, presidente della Fondazione; il promoter Ruggero Pegna e il maestro Francesco Perri, compositore e direttore del conservatorio "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza.
Pegna e Perri hanno presentato a don Pasquale Barone un progetto che prevede la realizzazione di un evento nel piazzale della nuova chiesa voluta da "mamma Natuzza". Il progetto prevede l'allestimento di una music opera sulla vita della mistica. In questo senso si sta pensando anche ad una riedizione dell'opera musical "Francesco de Paula" sulla vita di San Francesco di Paola, a cui Natuzza Evolo era molto legata, composta da Perri e prodotta da Pegna nel 2017 al Palacalafiore di Reggio Calabria. Nel prossimo mese di novembre, poi, dovrebbe debuttare al teatro Rendano di Cosenza e poi ad inizio dicembre al Politeama di Catanzaro l'opera teatrale che Pegna intende produrre, con musiche di Francesco Perri, testi degli stessi Perri e Pegna e la collaborazione di Andrea Ortis, già regista e interprete di Virgilio nella "Divina Commedia Opera Musical".
«In questo 2024 - affermano Pegna e Perri - ricorre un anniversario speciale. Il nostro legame affettivo con mamma Natuzza ci ha suggerito due progetti con cui intendiamo celebrare la ricorrenza: un evento in agosto nella sede della Fondazione e un'opera per portare in tutti i maggiori teatri le emozioni di una vita straordinaria. Per questa ragione abbiamo scelto per la regia dell'opera una figura di grande spessore come Andrea Ortis, che ha aderito al progetto con entusiasmo e che, certamente, saprà trovare la sintesi teatrale per raccontarla in modo semplice, sincero e toccante».
«Nei giorni scorsi - dicono ancora Pegna e Perri - abbiamo contattato la segreteria del vescovo di Mileto, monsignor Attilio Nostro, per illustrargli le nostre idee. I progetti sono stati sottoposti anche al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, al fine di un ottenere un suo sostegno, sottolineando che ogni incasso derivante da eventuali contributi e biglietti, eccedente le spese di allestimento, sarà destinato alla Fondazione».