VIDEO | Diverse le famiglie che per colpa dell'Isee vengono private del contributo di circa 600 euro. Il consigliere dem: «Sono fondi statali, chiederò che vengano integrati dalla Regione per arrivare a coprire una platea più ampia»
Tutti gli articoli di Attualità
Sono centinaia le famiglie calabresi escluse dal bando per disabilità gravissima, un contributo di circa 600 euro che viene erogato per le spese di assistenza in base all'Isee che in molti casi supera di poco i 6 mila euro penalizzando così persone non autosufficienti. Una questione che il consigliere regionale Ernesto Alecci non intende trascurare presentando una mozione in Consiglio regionale. «Io ho presentato una mozione in Consiglio regionale prendendo spunto anche da quello che fanno altre regioni. Questi, a onor del vero sono fondi statali, altre regioni però le integrano con delle risorse proprie. Quindi io mi auguro che questa mozione che non ha colore politico di fronte alla disabilità, venga condivisa da tutto il Consiglio regionale e che si possano integrare questi fondi, non dico per accontentare tutti ma per arrivare almeno alla soglia dei 9mila euro che significa aiutare quelle famiglie che veramente vivono delle fragilità».
Nella sola provincia di Catanzaro sono state ad esempio più di 500 le domande presentate, troppo poche quelle ammesse al sussidio. «A Catanzaro hanno fatto domanda oltre 500 famiglie con portatori di handicap grave, un centinaio o poco meno sono stati esclusi perché non avevano i requisiti o per mancanza di istruttoria nella documentazione. Però sulle oltre 400 domande valide ne sono state finanziate poco più di 180, quindi vuol dire che più del doppio delle persone sono rimaste fuori e questo per una regione come la nostra è gravissimo. Io ho incontrato diverse famiglie con anche persone più adulte o con bambini, costretti su una sedia a rotelle o in un letto con un Isee di 7 o 8mila euro senza aver nessun contributo e allora diventa tutto molto difficile. Già lo è per una famiglia che non ha disabilità in casa, immaginiamo come deve essere per chi deve sostenere anche questi costi».
Dunque per Alecci è il momento di dare un segnale forte di sostegno e vicinanza alle numerose famiglie già duramente provate dalla malattia. «Vorrei anche ricordare una cosa che può sembrare banale, che sono i pannolini forniti dalle Asp. Ne viene fornito uno solo al giorno quando sappiamo che questi ragazzi purtroppo ne cambiano 4 o 5. il che significa andare in sanitaria o in farmacia e spendere altri 70, 80, 100 euro al mese e credo che da questo punto di vista la nostra regione debba fare di più».